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San Marino. Fininternational Spa coinvolta in vicenda di riciclaggio

28 giu 2010
San Marino. Fininternational Spa coinvolta in vicenda di riciclaggioSan Marino. Fininternational Spa coinvolta in vicenda di riciclaggio
San Marino. Fininternational Spa coinvolta in vicenda di riciclaggio
Un giro d’affari enorme, un fiume di denaro dall’Italia verso la Cina: 2,7 miliardi di euro riciclati negli ultimi quattro anni. Perquisizioni e sequestri di beni immobili ed auto di lusso hanno interessato otto regioni italiane: 24 persone sono state arrestate, 134 indagate, oltre 100 le aziende coinvolte. Uno dei canali che la famiglia cinese Cai utilizzava per trasferire proventi illeciti delle attività delle aziende di Prato e Firenze verso la Cina era San Marino. La Guardia di Finanza di Firenze ha accertato i contatti di un cittadino cinese con la finanziaria Fininternational Spa, che ha sede a San Marino. La società è stata utilizzata, secondo le ricostruzioni, per l’invio in Cina del denaro che l’uomo raccoglieva nella comunità dei connazionali nella zona di sesto Fiorentino: il denaro veniva trasportato nella sede della società di San Marino; con ogni viaggio - affermano le fiamme gialle - venivano trasportati capitali per quasi 50mila euro. “Siamo fiduciosi e contiamo di chiarire presto la nostra posizione” ha detto il presidente Luciano Cardelli, ora agli arresti domiciliari insieme al figlio Lorenzo. Cardelli assicura che sul cliente, un imprenditore italiano, è stata fatta la prevista adeguata verifica e segnalato ogni operazione alle autorità di vigilanza e controllo, così come prevede la legge. Le indagini sono iniziate nel 2008 quando le fiamme gialle hanno individuato un sodalizio criminale composta da una famiglia cinese e di una residente a San Lazzaro, che acquistarono entrambe una partecipazione in una società di money tranfer con sede a Bologna e sub agenzie sparse in tutto il territorio nazionale. La società sarebbe servita per operare il riciclaggio del denaro proveniente dalle attività delle imprese cinesi presenti a Firenze e Prato. La somma veniva frazionata in migliaia di tranches la cui titolarità era attribuita a soggetti compiacenti, ignari o inesistenti.

Sara Bucci

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