A malincuore ci accingiamo a scrivere questa lettera aperta alle famiglie degli allievi, alla cittadinanza e alla politica per informare e prendere atto che sono passati oltre 13 mesi dall’apertura
ufficiale del cantiere della nuova sede dell’Istituto Musicale Sammarinese a Borgo Maggiore senza alcun progresso nei lavori, dopo oltre 2 anni di problemi e ritardi nell’inizio della ristrutturazione.
I lavori sinora effettuati sono stati pochissimi e di piccola entità e risultano per l’ennesima volta bloccati. Questa volta il blocco è ufficialmente dovuto al ritrovamento di amianto nel pavimento in
linoleum, e, a quanto sappiamo, è stato appaltato il lavoro di bonifica ad una ditta specializzata del settore. Questo ennesimo stallo è però di fatto dovuto anche ad una girandola di decisioni/indecisioni da parte della politica sulla costruzione del famigerato “LOTTO 3”: un volume interrato da realizzare sotto il parco Don Bosco tra la sede dell’IMS e il Teatro Concordia e che comprende: un auditorium da 150 posti, un collegamento con il Teatro Concordia, spazi tecnici e di deposito. Il progetto di ristrutturazione, selezionato tramite concorso pubblico svoltosi nel lontano 2008, prevedeva infatti oltre alla ristrutturazione dell’edificio sede dell’IMS, la creazione di un vero e proprio polo per la realizzazione di eventi culturali, una “cittadella della musica”, grazie ad un collegamento dell’Istituto Musicale con il Teatro Concordia. E’ stata proprio questa l’idea vincente, sposata entusiasticamente dalla politica ed accolta come uno dei progetti su cui puntare per la vita culturale del paese, che giustifica la permanenza dell’Istituto Musicale nell’area urbana di Borgo Maggiore in un edificio altrimenti poco adatto ad accogliere
una scuola che è cresciuta molto negli anni e che conta ormai più di 400 iscritti. Ora la politica si contraddice con una serie di scelte e decisioni che ci sembrano decisamente in contrasto con le linee che si era data e con i progetti su cui sono già state investite molte risorse. Prima fra tutte, in ordine cronologico, la decisione di adibire il Teatro Concordia, mediante la dotazione di apposite apparecchiature tecnologiche digitali, a sala cinematografica, escludendo di fatto tutti gli altri utilizzi. Decade quindi la possibilità di utilizzare il teatro per eventi musicali e l’Istituto Musicale si ritroverà collegato ad una struttura che di fatto non potrà utilizzare. Questo Consiglio di Amministrazione ha espresso le proprie perplessità circa questa scelta, che penalizza molte istituzioni e associazioni che si occupano di musica e teatro, ma questa è un’altra storia...
La politica ci ha sorpreso però nuovamente quando, ormai un mese fa, ha comunicato che il LOTTO 3 era di fatto saltato per problemi finanziari e altri imprecisati problemi burocratici.
Dopo una fase di valutazione iniziale, le Segreterie e il Congresso di Stato avevano ufficialmente approvato e autorizzato in toto il progetto e avevano conferito i rispettivi incarichi professionali
ai tecnici, dandogli mandato di approntare dei progetti esecutivi, tant’è che con delibera n.2 del C.d.S. del 18/03/2014 si dava mandato di richiedere la concessione edilizia per la parziale variante al LOTTO 1 e del nuovo progetto LOTTO 3. Ora invece tutto è stato messo in discussione e si dovrà elaborare un nuovo progetto, penalizzando la qualità dell’intervento e contraddicendo le intenzioni e le valutazioni che ne hanno determinato la
scelta. Ciò inevitabilmente determinerà un ulteriore aggravio di costi, non solo i nuovi incarichi professionali ai tecnici, ma anche per le penali che saranno dovute all’impresa che ha vinto
l’appalto. Ci chiediamo quale futuro abbia il progetto, sia in termini di dotazione degli spazi, di tempi di realizzazione e di costi per tutti i cittadini, e quante risorse, in un momento così delicato per il
Paese, andranno sprecate per i continui cambi di linea della politica. Ovviamente il punto più critico per noi rimane la mancanza di una sede (dal 2011), con tutti i disagi che ciò comporta per gli oltre 400 allievi iscritti e per le famiglie e le inevitabili limitazioni
all’attività dell’Istituto Musicale che ciò comporta, quindi la priorità rimane ristrutturare la scuola, ma non possiamo non ravvisare una scarsa lungimiranza nello snaturare un progetto già approvato
privando il Paese di una struttura della quale avrebbe potuto beneficiare tutta la cittadinanza. Concludiamo quindi questo appello con una triste consapevolezza: ..più di un anno è passato ma a Borgo la musica non cambia, anzi.. è proprio interrotta!
comunicato stampa
Il Consiglio di Amministrazione dell’Istituto Musicale Sammarinese
ufficiale del cantiere della nuova sede dell’Istituto Musicale Sammarinese a Borgo Maggiore senza alcun progresso nei lavori, dopo oltre 2 anni di problemi e ritardi nell’inizio della ristrutturazione.
I lavori sinora effettuati sono stati pochissimi e di piccola entità e risultano per l’ennesima volta bloccati. Questa volta il blocco è ufficialmente dovuto al ritrovamento di amianto nel pavimento in
linoleum, e, a quanto sappiamo, è stato appaltato il lavoro di bonifica ad una ditta specializzata del settore. Questo ennesimo stallo è però di fatto dovuto anche ad una girandola di decisioni/indecisioni da parte della politica sulla costruzione del famigerato “LOTTO 3”: un volume interrato da realizzare sotto il parco Don Bosco tra la sede dell’IMS e il Teatro Concordia e che comprende: un auditorium da 150 posti, un collegamento con il Teatro Concordia, spazi tecnici e di deposito. Il progetto di ristrutturazione, selezionato tramite concorso pubblico svoltosi nel lontano 2008, prevedeva infatti oltre alla ristrutturazione dell’edificio sede dell’IMS, la creazione di un vero e proprio polo per la realizzazione di eventi culturali, una “cittadella della musica”, grazie ad un collegamento dell’Istituto Musicale con il Teatro Concordia. E’ stata proprio questa l’idea vincente, sposata entusiasticamente dalla politica ed accolta come uno dei progetti su cui puntare per la vita culturale del paese, che giustifica la permanenza dell’Istituto Musicale nell’area urbana di Borgo Maggiore in un edificio altrimenti poco adatto ad accogliere
una scuola che è cresciuta molto negli anni e che conta ormai più di 400 iscritti. Ora la politica si contraddice con una serie di scelte e decisioni che ci sembrano decisamente in contrasto con le linee che si era data e con i progetti su cui sono già state investite molte risorse. Prima fra tutte, in ordine cronologico, la decisione di adibire il Teatro Concordia, mediante la dotazione di apposite apparecchiature tecnologiche digitali, a sala cinematografica, escludendo di fatto tutti gli altri utilizzi. Decade quindi la possibilità di utilizzare il teatro per eventi musicali e l’Istituto Musicale si ritroverà collegato ad una struttura che di fatto non potrà utilizzare. Questo Consiglio di Amministrazione ha espresso le proprie perplessità circa questa scelta, che penalizza molte istituzioni e associazioni che si occupano di musica e teatro, ma questa è un’altra storia...
La politica ci ha sorpreso però nuovamente quando, ormai un mese fa, ha comunicato che il LOTTO 3 era di fatto saltato per problemi finanziari e altri imprecisati problemi burocratici.
Dopo una fase di valutazione iniziale, le Segreterie e il Congresso di Stato avevano ufficialmente approvato e autorizzato in toto il progetto e avevano conferito i rispettivi incarichi professionali
ai tecnici, dandogli mandato di approntare dei progetti esecutivi, tant’è che con delibera n.2 del C.d.S. del 18/03/2014 si dava mandato di richiedere la concessione edilizia per la parziale variante al LOTTO 1 e del nuovo progetto LOTTO 3. Ora invece tutto è stato messo in discussione e si dovrà elaborare un nuovo progetto, penalizzando la qualità dell’intervento e contraddicendo le intenzioni e le valutazioni che ne hanno determinato la
scelta. Ciò inevitabilmente determinerà un ulteriore aggravio di costi, non solo i nuovi incarichi professionali ai tecnici, ma anche per le penali che saranno dovute all’impresa che ha vinto
l’appalto. Ci chiediamo quale futuro abbia il progetto, sia in termini di dotazione degli spazi, di tempi di realizzazione e di costi per tutti i cittadini, e quante risorse, in un momento così delicato per il
Paese, andranno sprecate per i continui cambi di linea della politica. Ovviamente il punto più critico per noi rimane la mancanza di una sede (dal 2011), con tutti i disagi che ciò comporta per gli oltre 400 allievi iscritti e per le famiglie e le inevitabili limitazioni
all’attività dell’Istituto Musicale che ciò comporta, quindi la priorità rimane ristrutturare la scuola, ma non possiamo non ravvisare una scarsa lungimiranza nello snaturare un progetto già approvato
privando il Paese di una struttura della quale avrebbe potuto beneficiare tutta la cittadinanza. Concludiamo quindi questo appello con una triste consapevolezza: ..più di un anno è passato ma a Borgo la musica non cambia, anzi.. è proprio interrotta!
comunicato stampa
Il Consiglio di Amministrazione dell’Istituto Musicale Sammarinese
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