“Abbiamo una piccola partecipazione, il 3% in Aeradria, dunque non siamo parte del fallimento della società di gestione, ma siamo interessati a seguire la questione”. Il segretario Arzilli guarda alla vicenda finita in tribunale, che si arricchisce di un nuovo capitolo: il ricorso avanzato da 51 creditori di Aeradria contro la sentenza di fallimento della corte d'appello. Al Fellini si continua a volare, con l'Enac che si fa garante dell'accordo tra i due stati, ma le autorità del Titano sono concentrate a sviluppare l'azione aeronautica, con la creazione della società che gestirà l'attività aeroportuale nello spazio destinato al titano. Una attività che si svilupperà su tre direzioni: voli Charter, manutenzione aerei e area cargo, scalo merci. In collaborazione con le realtà vicine. Nel frattempo, in attesa di vedere dipanata la matassa su chi gestirà la parte italiana, massimo appoggio al membro sammarinese nel Cda di Aeradria.
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