Il primo week-end di luglio non ha sortito gli effetti sperati dal punto di vista turistico. E nemmeno una mattinata nuvolosa, con la temperatura non proprio rovente, è stata garanzia di presenze in Repubblica. La situazione del traffico - fa sapere la Polizia Civile - è rientrata nella norma. Pieni, fino all’ora di pranzo, i parcheggi adiacenti al centro storico, ma non c’è stata alcuna necessità da parte degli agenti di predisporre deviazioni per i mezzi in arrivo, cosa usuale invece in passato. Il cielo ha poi deciso nel pomeriggio di sabato di rasserenarsi, facendo tornare sulle spiagge i pochi visitatori giunti sul Titano e scoraggiando, di conseguenza, quanti volevano abbandonare il mare per visitare le nostre bellezze. Sarà anche questione di sfortuna legata alla contingenza, ma un segnale d’allarme per una stagione turistica che stenta a decollare c’è. Il trend negativo che si registra in riviera si riflette inevitabilmente anche su San Marino. Una crisi che riguarda, dunque, anche quella fetta di turismo “mordi e fuggi” che, soprattutto nel mese di luglio e ancor di più in giornate nuvolose, riempiva le vie del centro e costituiva una delle maggiori fonti di guadagno per le attività turistico-commerciali sammarinesi. Secondo Sergio Michelotti del Consorzio San Marino 2000 è il momento di voltare pagina. “Anche se ci saranno sempre - puntualizza - i visitatori dalla riviera non bastano a risollevare le sorti del settore. Ci stiamo organizzando per cambiare il “nostro” modo di fare turismo, senza guardare ai grandi numeri, puntando invece su eventi in grado di catalizzare l’attenzione verso San Marino. In un periodo di sofferenza generale, anche nelle città d’arte italiane, l’importante, per il Consorzio, è crederci, parlare di turismo in senso propositivo e continuare a lavorare per rendere la nostra offerta sempre più appetibile”.
Riproduzione riservata ©