Il 19 settembre saranno trascorsi 15 anni dalla morte di Vincenzo Muccioli. Quel giorno, a dirgli addio, c’erano i 2000 ospiti della Comunità di San Patrignano, giovani che avevano trovato – grazie a lui –il coraggio di vivere. Migliaia saranno coloro che, anche questa volta, gli renderanno omaggio. Per ricordarlo verranno organizzati, a partire da venerdì 17 incontri, momenti dedicati all’arte, spettacoli. Una mostra fotografica mostrerà Vincenzo Muccioli negli scatti di grandi fotografi, amici e ragazzi della Comunità. Poi documentari, storie di giovani, concerti e film. Tre giorni per raccontare chi era Vincenzo, per ricordare l’impegno di una grande famiglia che ha accolto ragazzi e ragazze salvandoli dalla tossicodipendenza, strappandoli dalla strada, inserendoli in un contesto lavorativo. Nessun malato, a San Patrignano, nessun irrecuperabile, ma persone con un problema in più, con capacità da riscoprire ed imparare ad esprimere. E’ questa la filosofia della Comunità, è questo il messaggio che Vincenzo ha trasmesso ad Andrea, che ha preso in mano le redini di questa grande famiglia proiettata nel futuro, in quel bene che va oltre il male del passato, che scava nel dolore, nella paura, nella solitudine. Un uomo, solido, attaccato alla terra, dalla forte personalità. Una figura carismatica e controversa. Ma al di là dei giudizi che dividono, resta il fatto che con la sua San Patrignano ha salvato, negli anni, migliaia di vite.
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