Le antiche tradizioni culinarie fanno parte della storia popolare di un territorio, ne raccontano i legami con la terra, le campagne, la natura. Spesso i sapori di una volta si perdono nei ricordi degli anziani, travolti da prodotti industriali massificati, dallo sviluppo di attività turistiche e commerciali, da una vita sempre più veloce e sregolata. Questo vale anche per i cibi sammarinesi. Ci sono però alimenti che resistono nel tempo e che mantengono intatta la loro attrattiva. Ad esempio non tramonta la passione per la piadina, che in passato nell’impasto prevedeva farina bianca e gialla, e nelle occasioni importanti veniva condita con strutto di maiale. Altro piatto antico ancora gradito è la polenta, un tempo servita con sugo di salsiccia e pecorino grattugiato, o nella versione più ricca con sugo di uccelletti, lardo e salvia. Anche i cappelletti in brodo si impongono anche oggi sulle tavole moderne, e sono d’obbligo il giorno di Natale.
I sapori del passato rivivono nel presente grazie a manifestazioni di rievocazione, come le giornate medievali, che puntano sulla riscoperta di piatti genuini e tipici della tradizione e cultura sammarinese.
Monica Fabbri
I sapori del passato rivivono nel presente grazie a manifestazioni di rievocazione, come le giornate medievali, che puntano sulla riscoperta di piatti genuini e tipici della tradizione e cultura sammarinese.
Monica Fabbri
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