72 anni fa, in questi giorni di settembre, a San Marino alleati e tedeschi combattevano lungo la linea Gotica. Un fuciliere nepalese Gurkha, per la sua condotta eroica nella battaglia di Monte Pulito a Faetano nella quale morì, ottenne la più alta decorazione militare britannica. Nell'anniversario la cerimonia di commemorazione al monumento eretto nella zona.
Aveva 23 anni Sher Bahadur Tapa, quando la mattina del 18 settembre 1944, morì con una raffica di mitra a bruciapelo. Il fuciliere nepalese era rimasto senza munizioni, aveva sulle spalle un compagno ferito, ne aveva appena salvato un altro e da solo, sotto il fuoco nemico, aveva neutralizzato diverse mitragliatrici tedesche, bloccando un buon numero di nemici che tentavano di infliltrarsi sul crinale. Lo scrisse il Re Giorgio VI, conferendo al soldato la Victioria Cross postuma, nel 1944. Quel testo ora è riportato, in italiano e in inglese, nella targa scoperta oggi durante la commemorazione al monumento eretto a Montepulito. Sher Bahadur Tapa riposa nel cimitero Gurkha lungo la superstrada Rimini-San Marino. Sulla lapide incisa la Victoria Cross. Oggi il picchetto d'onore militare delle milizie sammarinesi, col Capitano di Castello Fanny Gasperoni a fare gli onori di casa, la presenza del Governo della Repubblica con il Segretario di Stato Valentini e ospiti venuti da lontano, come il Brigadiere Ian Mc Gill – suo padre fu ufficiale dell'8° reggimento Gurkha – il Tenente Colonnello Brian O'Bree del 6° reggimento Gurkha.
Alla commemorazione anche un 29enne nepalese, che vive a Montelicciano da 15 anni, e lavora come cuoco. Ha aiutato Daniele Cesaretti nella ricerca storica su quei giorni. Si chiama Dhan Bahadur Kadka. Bahadur come il fuciliere eroe. Sher Bahadur Tapa, non v'è dubbio, si meritò la Victoria Cross come quell'appellativo - “Bahadur” - che nella tradizione nepalese viene associato solo ai coraggiosi.
Nel video l'intervista al Colonnello Brian O'Bree.
luca salvatori
Aveva 23 anni Sher Bahadur Tapa, quando la mattina del 18 settembre 1944, morì con una raffica di mitra a bruciapelo. Il fuciliere nepalese era rimasto senza munizioni, aveva sulle spalle un compagno ferito, ne aveva appena salvato un altro e da solo, sotto il fuoco nemico, aveva neutralizzato diverse mitragliatrici tedesche, bloccando un buon numero di nemici che tentavano di infliltrarsi sul crinale. Lo scrisse il Re Giorgio VI, conferendo al soldato la Victioria Cross postuma, nel 1944. Quel testo ora è riportato, in italiano e in inglese, nella targa scoperta oggi durante la commemorazione al monumento eretto a Montepulito. Sher Bahadur Tapa riposa nel cimitero Gurkha lungo la superstrada Rimini-San Marino. Sulla lapide incisa la Victoria Cross. Oggi il picchetto d'onore militare delle milizie sammarinesi, col Capitano di Castello Fanny Gasperoni a fare gli onori di casa, la presenza del Governo della Repubblica con il Segretario di Stato Valentini e ospiti venuti da lontano, come il Brigadiere Ian Mc Gill – suo padre fu ufficiale dell'8° reggimento Gurkha – il Tenente Colonnello Brian O'Bree del 6° reggimento Gurkha.
Alla commemorazione anche un 29enne nepalese, che vive a Montelicciano da 15 anni, e lavora come cuoco. Ha aiutato Daniele Cesaretti nella ricerca storica su quei giorni. Si chiama Dhan Bahadur Kadka. Bahadur come il fuciliere eroe. Sher Bahadur Tapa, non v'è dubbio, si meritò la Victoria Cross come quell'appellativo - “Bahadur” - che nella tradizione nepalese viene associato solo ai coraggiosi.
Nel video l'intervista al Colonnello Brian O'Bree.
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