Sul processo sul cosiddetto processo "mobbing in Banca Centrale". Il Consiglio Direttivo e il Comitato Etico di Bcsm, in una nota, condividono con soddisfazione l’esito del procedimento penale che ha visto il riconoscimento di colpevolezza dell’ex Direttore Generale Roberto Moretti per il reato di abuso di autorità verso alcuni dipendenti, e che - precisano - nonostante la dichiarata prescrizione per alcune fattispecie contestate, se confermato in via definitiva, sanziona con fermezza comportamenti abusivi e riafferma il buon operato dei dipendenti sempre nel rispetto dei principi di autonomia, indipendenza, legalità e trasparenza, malgrado le penalizzazioni subite".
Bcsm stigmatizza infine "la gravità dei fatti" e non mancherà di continuare a farsi parte attiva per la tutela dei propri dipendenti, collaborando con le Autorità.