Comincerà giovedì primo novembre il processo a carico del giornalista ed editore greco Costas Vaxevanis, ormai ribattezzato l’Assange greco, accusato di violazione della privacy per aver pubblicato sul suo periodico Hot Doc la lista di 2.059 cittadini greci che avrebbero in segreto da anni conti bancari in Svizzera mai dichiarati al fisco ellenico. Lo ha deciso il tribunale di Atene accogliendo la richiesta dei legali di Vaxevanis. Sull’onda dell’arresto, un monito a combattere l’evasione in Grecia arriva dal Commisario Ue per gli affari economici e monetari Olli Rehn.
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