Gli alieni non ci hanno ancora invaso: noi continuiamo ad aspettare, sperare, temere. Come saranno? Nell’immaginario gli E.T erano bianchi con lunghe braccia, ora sono grigi con grandi occhi. Ma è inutile tentare di parlare del rinnovato look marziano durante il Simposio Mondiale, gli ufologi di tutto il mondo sono venuti a San Marino per confrontarsi sui fatti. Lo fanno da vent’anni, ma l’edizione 2012 sarà ricordata per la presenza di autorevoli scienziati che hanno deciso di sporcarsi le mani entrando a piedi pari nel dibattito dei pregiudizi. Tra loro il già direttore dell’ente governativo della Francia per lo studio degli UFO presso il Centro Spaziale di Tolosa, Jean-Jacques Velasco, che è intervenire con una relazione scientifica dalle conclusioni sconcertanti: il grafico dell’andamento degli avvistamenti ufologici nel mondo dal 1945 a oggi e quello riferito ai test nucleari nello stesso periodo risultano infatti sincroni, come se le esplosioni atomiche “attirassero” la presenza degli UFO nel tempo: presenza che lo scienziato d’oltralpe vede come un possibile “monitoraggio” di intelligenze aliene su attività umane indubbiamente pericolose, come ha suggerito in USA in un recente convegno di ex militari anche il ricercatore americano Robert Hastings e come già aveva ipotizzato nel 1956 in Italia il diplomatico Alberto Perego.
All’estero intanto è sempre aperta la scommessa sulla città che darà la notizia ufficiale del contatto con una forma di vita proveniente da un altro pianeta. Anche per questo, grazie anche all’immediatezza delle nuove tecnologie, le segnalazioni sono sempre di più. Basta coi dubbi, occorre pensarci seriamente. Qualcosa che vola sopra ai nostri cieli c’è, ed anche l’Onu ha cominciato a porsi il problema di forme di esodiplomazia. D’altra parte un contatto con gli extra terrestri non può essere affidato al caso. E potrebbe essere dietro l’angolo. Domani si prosegue, in quest’ottica e con un altro interrogativo. Chi rappresenterà la terra in caso di contatto con gli alieni? Un politico, un diplomatico, un religioso? Agli autorevoli relatori del Simposio l’ardua sentenza.
Nel video l'intervista a Roberto Pinotti, giornalista aerospaziale Silvio Eugeni, pres. CNAI Roma e Vladimiro Bibolotti, pres.Centro Ufologico Nazionale
Sara Bucci
All’estero intanto è sempre aperta la scommessa sulla città che darà la notizia ufficiale del contatto con una forma di vita proveniente da un altro pianeta. Anche per questo, grazie anche all’immediatezza delle nuove tecnologie, le segnalazioni sono sempre di più. Basta coi dubbi, occorre pensarci seriamente. Qualcosa che vola sopra ai nostri cieli c’è, ed anche l’Onu ha cominciato a porsi il problema di forme di esodiplomazia. D’altra parte un contatto con gli extra terrestri non può essere affidato al caso. E potrebbe essere dietro l’angolo. Domani si prosegue, in quest’ottica e con un altro interrogativo. Chi rappresenterà la terra in caso di contatto con gli alieni? Un politico, un diplomatico, un religioso? Agli autorevoli relatori del Simposio l’ardua sentenza.
Nel video l'intervista a Roberto Pinotti, giornalista aerospaziale Silvio Eugeni, pres. CNAI Roma e Vladimiro Bibolotti, pres.Centro Ufologico Nazionale
Sara Bucci
Riproduzione riservata ©