Le due confederazioni sindacali sammarinesi non trovano una posizione unitaria a proposito delle modifiche da apportare alla legge di bilancio e al termine dell’incontro con il Governo, assumono posizioni distinte anche se sono diversi i punti in comune. Le proposte “CSDL” riguardano il Costo della vita, l’equità fiscale, i redditi immobiliari, la sicurezza sul lavoro le opere di interesse sociale come asili nido, mense, casa di riposo; le misure di sostegno alla famiglia, il rilancio dell’economia, il bilancio Iss, il piano sanitario il settore pubblico. Per il segretario CSDL Giovanni Ghiotti non è emersa da parte del Governo una grande volontà di apportare significativi cambiamenti alla finanziaria. La CDLS ha invece proposto al governo una sorta di decalogo a difesa dei salari e degli stipendi. “Dieci punti necessari – afferma il segretario generale Marco Beccari - a contenere la continua crescita del costo della vita e a difesa dello stato sociale”. La CDLS chiede, innanzitutto, di aumentare gli assegni familiari e congelare per un anno le tariffe pubbliche e le rette di casa di riposo, asilo nido, servizio domiciliare e anche gli affitti delle case. Proposta inoltre la destinazione dell’introito derivante dalla tassa sui reflui al completamento della rete fognaria. Chiesta anche una maggiore attenzione sulla dinamica dei prezzi e detrazioni e deduzioni più consistenti per badanti e baby sitter. La delegazione di governo composta dai segretari di stato alle finanze e agli esteri si è riservata di valutare le proposte avanzate da CSDL e CDLS sia nell’ambito dell’attuale esecutivo sia nella prospettiva di eventuali variazioni della compagine governativa. In ogni caso, Governo e sindacati torneranno ad incontrarsi con tutta probabilità sugli stessi temi, in dicembre, prima dell’esame in consiglio della legge di bilancio in seconda lettura.
Riproduzione riservata ©