Il regime di Damasco ha accettato il piano di pace dell’inviato dell’Onu e della Lega Araba Kofi Annan. Tra i punti previsti, il ritiro delle truppe dalle città, il rilascio dei detenuti arrestati arbitrariamente e la libera circolazione dei cronisti. Intanto però gli scontri tra lealisti e ribelli si sono estesi fino al confine col Libano. Oggi il presidente siriano Bashar al Assad ha visitato a sorpresa Homs, l’ex roccaforte ribelle, girando per le strade devastate dai bombardamenti. L’inviato delle Nazioni Unite in Medio Oriente ha detto che dall’inizio del conflitto in Siria sono morti oltre 9.000 civili. Russia e Cina hanno poi annunciato di non partecipare alla seconda conferenza degli “amici della Siria” in programma in aprile a Istanbul. Intanto dal vertice di Seul il presidente russo Medvedev ha dichiarato che una eventuale deposizione di Assad non porrebbe fine agli scontri armati in Siria.
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