Il Dipartimento della Difesa Usa "ha fornito assistenza tecnica e sostegno" al Ministero della Difesa israeliano per condurre un "test di difesa missilistica" sul Mediterraneo, che era previsto da molto tempo. Lo afferma il Pentagono, negando che l'iniziativa abbia "nulla a che vedere con le considerazioni degli Stati Uniti su un'azione militare per rispondere all'attacco siriano con armi chimiche".
"Gli Stati Uniti e Israele cooperano in numerosi progetti a lungo termine per lo sviluppo di difese missilistiche", ha detto il portavoce George Little in un comunicato, precisando che il test di oggi aveva lo scopo di contribuire ad una valutazione delle capacità del sistema di difesa balistica Arrow.
I nemici di Israele, come Hezbollah e soprattutto l'Iran, potrebbero essere rafforzati da un eventuale voto contrario del Congresso americano al raid. Barack Obama, nelle ultime febbrili consultazioni con esponenti di Capitol Hill, prima di partire peri il G20, sta usando una 'carta' politica che in America ha sempre un grande peso: la difesa e la sicurezza di Israele. Negli ultimi giorni, sia pubblicamente, sia privatamente, Obama e gli uomini dell'amministrazione, hanno sottolineato quanto Israele sia in pericolo, nel caso in cui Assad non venisse fermato nel suo disegno criminale di usare le armi chimiche. Lo stesso ha fatto John Kerry, associando non a caso il capo del regime di Damasco a Hitler.
Pare dunque imminente una reazione internazionale contro il Governo Assad. Il presidente americano Obama ha chiesto al Congresso un voto in tempi rapidi per dare il via libera al raid, intanto oggi Israele ha annunciato di avere effettuato nel Mediterraneo un test missilistico congiunto con gli Stati Uniti, notizia poi smentita dal Pentagono. Ma è evidente che la tensione resta altissima: a questo punto la possibilità di un attacco alla Siria si fa davvero più concreta.
Nel video il collegamento con Massimo Caviglia, giornalista, fumettista e sceneggiatore italiano di chiara fama, che si trova a Gerusalemme.
"Gli Stati Uniti e Israele cooperano in numerosi progetti a lungo termine per lo sviluppo di difese missilistiche", ha detto il portavoce George Little in un comunicato, precisando che il test di oggi aveva lo scopo di contribuire ad una valutazione delle capacità del sistema di difesa balistica Arrow.
I nemici di Israele, come Hezbollah e soprattutto l'Iran, potrebbero essere rafforzati da un eventuale voto contrario del Congresso americano al raid. Barack Obama, nelle ultime febbrili consultazioni con esponenti di Capitol Hill, prima di partire peri il G20, sta usando una 'carta' politica che in America ha sempre un grande peso: la difesa e la sicurezza di Israele. Negli ultimi giorni, sia pubblicamente, sia privatamente, Obama e gli uomini dell'amministrazione, hanno sottolineato quanto Israele sia in pericolo, nel caso in cui Assad non venisse fermato nel suo disegno criminale di usare le armi chimiche. Lo stesso ha fatto John Kerry, associando non a caso il capo del regime di Damasco a Hitler.
Pare dunque imminente una reazione internazionale contro il Governo Assad. Il presidente americano Obama ha chiesto al Congresso un voto in tempi rapidi per dare il via libera al raid, intanto oggi Israele ha annunciato di avere effettuato nel Mediterraneo un test missilistico congiunto con gli Stati Uniti, notizia poi smentita dal Pentagono. Ma è evidente che la tensione resta altissima: a questo punto la possibilità di un attacco alla Siria si fa davvero più concreta.
Nel video il collegamento con Massimo Caviglia, giornalista, fumettista e sceneggiatore italiano di chiara fama, che si trova a Gerusalemme.
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