È un punto di criticità. Quello del personale infermieristico. I parametri OCSE prevedono un rapporto ottimale in 6,9 infermieri per mille abitanti. A San Marino attualmente siamo a 8,3. Gli infermieri dislocati sia all’ospedale, che nei centri sanitari, nonché in altri servizi presenti in territorio sono 250. Di questi solo alcuni, sotto le 5 unità, sono distaccati con atto adottato regolarmente, cioè sono andati a ricoprire una nuova professione. Mentre una trentina, già da alcuni anni, non fanno più gli infermieri, ma sono andati a ricoprire altre mansioni, per esempio di segreteria, non riconducibili più a quelle originarie, come previsto comunque dalle normative. Una posizione che non è formalizzata da alcun atto ma che si è andata consolidando con il tempo. Si tratta di figure professionali che mantengono comunque in busta paga lo stipendio di infermieri e la stessa indennità di funzione, pur non svolgendo quella mansione. Così come non rientrano più nelle turnazioni del servizio, che prevede oltre agli straordinari, anche la copertura delle feste. “Siamo un po’ risicati come numeri di infermieri – ribadiscono alla Segreteria alla Sanità – tuttavia le risorse sono rapportate alla popolazione”. L’intenzione è comunque quella di riportare alla loro funzione originaria i distaccati, riaggiornandoli e fornendo loro la possibilità di rendersi manualmente operativi.
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