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Smascheriamo le mascherine: un progetto a prova di sorriso per sentirsi comunità

La Segreteria alla Sanità insieme alla Facoltà di Design dell'Università di San Marino in udienza dai Capitani Reggenti per presentare un progetto di inclusione

di Sara Bucci
12 giu 2020

Mascherine protettive con una parte trasparente per permettere alle persone sorde di leggere il labiale dell'interlocutore. Il progetto, che coinvolge Segreteria alla Sanità e Corso di Design dell'Università, rivela l'attenzione alle esigenze di chi si è trovato ad affrontare una emergenza nella emergenza confermata dalla presenza a Palazzo di Patricio Castillo, interprete della lingua dei segni che tutti i sammarinesi hanno conosciuto in questi mesi per via della sua presenza ad ogni aggiornamento ISS. Lo sforzo di una attenzione costante per consentire ai cittadini una piena partecipazione alla società nell'intervento di Arianna Scarpellini, che ha curato il progetto per la Segreteria alla Sanità: sviluppato a Venezia, coinvolgerà il Titano dove la mascherine saranno prodotte attraverso una selezione di una serie di piccole realtà artigianali, compresi centri diurni e cooperative sociali, una sorta di "Atelier diffuso". “ Meritorio l'impegno - hanno detto i Capitani Reggenti - di tutti coloro che anche in momenti di maggior difficoltà, quando più forte è la tentazione di costruire barriere per difendersi dalla paura, si adoperano per promuovere, nel rispetto del distanziamento, condizioni di incontro, vicinanza umana ed apertura al dialogo”. Poi i Capi di stato hanno consegnato le mascherine all'associazione sportiva culturale Sordi sammarinese ed al rappresentante della Direzione Generale Funzione Pubblica. Nella speranza di tenere vivi questi valori, fondamenta di una economia trasformativa, una volta usciti dall'emergenza.

Nel video l'intervista a Cristina Morri, Pres. Ass Sordi Sammarinesi ed a Massimo Renno, Società Coop Filò ideatore del progetto 


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