Quando si parla di Rwanda è impossibile non pensare alla sanguinosa guerra civile, all’orrore del genocidio, al milione di morti, di orfani, di profughi. Ma in questo piccolo paese africano immerso nel verde, terra dei gorilla di montagna, c’è la voglia di ricominciare e di ricostruire. Il club Soroptimist di San Marino, da anni lo affianca nel suo faticoso percorso di cambiamento.
Il futuro è rosa, e passa attraverso il lavoro delle donne, enorme risorsa di un Rwanda il cui parlamento è l’unico al mondo a maggioranza femminile. Salvaguardare le tecniche artigianali tradizionali attraverso la realizzazione di prodotti moderni e la loro vendita nei paesi industrializzati è uno degli obiettivi di chi opera per lo sviluppo del territorio e la sua apertura al mondo.
In mostra a San Marino prototipi di gioielli oggetto di studio del Corso di Design Industriale. Prodotti che esprimono grande abilità manuale, espressione di un’arte che spesso rischia di andare perduta, a causa dei lunghi tempi di lavorazione e dello scarso reddito. Per questa ragione il club Soroptimist si sta impegnando con il club di Kigali nella trasmissione del “saper fare” alle giovani della scuola professionale del Centro San Marco a Kanombe, per ampliare su nuove basi la produzione locale e mantenere nel contempo l’identità culturale.
Una mostra che anticipa di un giorno un evento importante: l’inaugurazione del Centro San Marco, in occasione della V Maratona Internazionale di Pace che si correrà a Kigali domenica.
Il futuro è rosa, e passa attraverso il lavoro delle donne, enorme risorsa di un Rwanda il cui parlamento è l’unico al mondo a maggioranza femminile. Salvaguardare le tecniche artigianali tradizionali attraverso la realizzazione di prodotti moderni e la loro vendita nei paesi industrializzati è uno degli obiettivi di chi opera per lo sviluppo del territorio e la sua apertura al mondo.
In mostra a San Marino prototipi di gioielli oggetto di studio del Corso di Design Industriale. Prodotti che esprimono grande abilità manuale, espressione di un’arte che spesso rischia di andare perduta, a causa dei lunghi tempi di lavorazione e dello scarso reddito. Per questa ragione il club Soroptimist si sta impegnando con il club di Kigali nella trasmissione del “saper fare” alle giovani della scuola professionale del Centro San Marco a Kanombe, per ampliare su nuove basi la produzione locale e mantenere nel contempo l’identità culturale.
Una mostra che anticipa di un giorno un evento importante: l’inaugurazione del Centro San Marco, in occasione della V Maratona Internazionale di Pace che si correrà a Kigali domenica.
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