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Staminali: un argomento che divide, e lunedì sarà in Congresso

14 feb 2009
Cellule staminali
Cellule staminali
Il tema delle staminali è quantomai complesso: a livello etico prima di tutto, ma anche normativo. Il Governo sammarinese proverà a fare chiarezza con una legge che regolamenti anche l’uso di emoderivati, di tessuti e organi umani. In Italia, al momento, la situazione è quantomai caotica. Esistono "banche di conservazione delle cellule staminali" presso alcuni istituti pubblici ma, secondo un'ordinanza ministeriale del 2007, "è vietata l'istituzione di banche gestite da strutture sanitarie private". Ecco perché stanno aumentando in modo vertiginoso le richieste - da tutta Italia - al Bioscience Institute di San Marino.
Nelle banche private, come quella del Titano, l'unità di sangue prelevata dal cordone ombelicale del bambino viene conservata a suo nome; si parla dunque di "donazione autologa"; in quelle pubbliche ciò non è possibile. La conservazione autologa del cordone ombelicale è stata però cancellata nel maxiemendamento del decreto Milleproroghe. Ci si trova insomma in una situazione di vuoto legislativo.
Situazione confusa anche in Europa. La legislazione è diversa da paese a paese: alcune nazioni prevedono solo la donazione eterologa, altre danno libero accesso a tutte le possibilità e altre ancora hanno vincolato la donazione autologa a particolari criteri. Sul Titano, al momento, sono due le società abilitate a conservare le cellule staminali autologhe adulte, mentre altre quattro sono in attesa di ottenere le regolari autorizzazioni. All’Authority verrà affidato l’incarico di compiere un severo controllo sulle aziende del settore per verificare e denunciare eventuali irregolarità o abusi.

Gianmarco Morosini

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