Salah Abdeslam, l'unico superstite dei commando di jihadisti che uccisero oltre 130 persone il 13 novembre 2015 a Parigi, ha rifiutato ancora una volta di rispondere al giudice istruttore nel terzo tentativo di interrogatorio da quando, il 27 aprile, è stato trasferito in un carcere francese dal Belgio. Strettissime le misure di sicurezza per il trasferimento, avvenuto con un'auto dai vetri oscurati, mentre un elicottero della gendarmeria sorvegliava dall'alto. Salah, detenuto in isolamento e sorvegliato 24 ore su 24, non ha finora mai parlato e il suo avvocato ha spiegato che sarà soltanto lui a decidere quando rompere questo silenzio.
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