"Una delle fasce più esposte al rischio di suicidio ad oggi è quella degli adolescenti e giovani adulti tra i 16 e i 22 anni - spiega lo psicologo Roberto Ercolani -, ovvero coloro che hanno vissuto la pandemia, l'isolamento in uno dei momenti più importanti della loro fase di crescita. Loro hanno spostato tutta l'attenzione sui social, che diventano invece causa di asocialità. L'altra fascia esposta è quella degli anziani, dai 70-75 anni in su: chi arriva alla pensione senza avere pronta un'attività alternativa si trova spaesato. Gli anziani di oggi rischiano di rimanere indietro perché i nuovi media e social sono per loro incomprensibili".
"Importante per tutti - continua Ercolani - ritrovare i luoghi di socialità. Riscoprire i valori e le cose semplici. Dei momenti difficili possono capitare a tutti, a qualsiasi età. L'aspetto economico poi ha un suo peso nella società moderna, anche perché c'è un cambio di mentalità. Naturalmente se c'è un reale problema economico, i servizi sociali sono a disposizione. Rimane il fatto che bisogna essere disponibili a chiedere, fare dunque il primo passo che è il più difficile".
Nel video l'intervista allo psicologo Roberto Ercolani