In Italia i fumatori sono 13 milioni; molti si accendono la prima sigaretta da giovanissimi: per noia, per copiare gli adulti, per sentirsi più grandi. Anche a San Marino la tendenza è confermata: si avvicinano al tabacco sempre più giovani e donne. Prima si comincia e prima si rischia che i propri polmoni vadano in fumo. I numeri parlano chiaro: 83.000 morti in Italia, oltre 5 milioni nel mondo. Enrico Rossi, pneumologo dell’Ospedale di Stato, ricorda che nei pazienti con bronchite cronica ostruttiva riacutizzata, malattia tendenzialmente legata al fumo, la mortalità è superiore all’infarto. La giornata internazionale contro il tabacco accende i riflettori sui danni da sigaretta, punta il dito contro campagne troppo deboli, invita i fumatori ad unirsi per chiedere un risarcimento alle grandi multinazionali. Il tema scelto per il 2010 è tutto femminile. Le fumatrici del gentil sesso, infatti, sono in aumento nei Paesi economicamente avanzati e le donne italiane purtroppo non fanno eccezione, superando gli uomini per consumo di tabacco ed iniziando molto presto, anche a 12, 13 anni. Ma c’è anche il lato economico da non sottovalutare. Considerando il costo medio di un pacchetto al giorno, la spesa è di 1.500 euro all’anno. Se non alla salute, ci si appella al portafoglio e ai tagli della crisi per invogliare a smettere. Ed anche l’aspetto solidale può avere un suo peso: se il sostegno a distanza con 300 euro all'anno salva la vita a un bambino, bandire le 'bionde' può anche innescare un meccanismo virtuoso di solidarietà concreta.
Monica Fabbri
Monica Fabbri
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