Si chiude il ciclo di iniziative per la Giornata della Memoria. La scuola media promuove un incontro pubblico con Gabriele Nissim sulla Memoria e Attualità dei Giusti. Iniziativa che beneficia dell’Alto Patrocinio dei Capitani Reggenti.
Il silenzio può segnare una vita intera. Il silenzio, colpevole, ha la forza di un urlo. Abbiamo sentito il racconto di Liliana Segre – sopravvissuta - il 27 gennaio, giorno della Memoria, durante il programma Bontà Fuorilegge. La sua storia parla di vittime e carnefici, di vita e di morte. Chi ascolta l’orrore non può rimanerne indifferente. Ma alla memoria del male deve affiancarsi anche quella del bene. Perché se le tragedie della storia insegnano a non ripeterle, il coraggio civile dona speranza, soprattutto quando si manifesta là dove la speranza e l’umanità sembrano cancellate. Il percorso della giornata della Memoria si chiude con il valore dei Giusti, uomini e donne che rischiarono tutto in nome della solidarietà, della dignità umana, del rispetto della vita. Per i ragazzi delle scuole medie un’occasione per riflettere sulla responsabilità individuale, l’unica risposta alla crudeltà e all’odio. In ogni epoca, in ogni luogo, in qualsiasi genocidio. Ne parlerà Gabriele Nissim, storico e giornalista, presidente del Comitato per la foresta dei giusti. Ad Auschwitz – ricordava il filosofo Hans Jonas - non c’è stato alcun intervento divino, solo silenzio. I “miracoli” sono arrivati solo da esseri umani, dai Giusti fra le Nazioni del mondo.
Monica Fabbri
Il silenzio può segnare una vita intera. Il silenzio, colpevole, ha la forza di un urlo. Abbiamo sentito il racconto di Liliana Segre – sopravvissuta - il 27 gennaio, giorno della Memoria, durante il programma Bontà Fuorilegge. La sua storia parla di vittime e carnefici, di vita e di morte. Chi ascolta l’orrore non può rimanerne indifferente. Ma alla memoria del male deve affiancarsi anche quella del bene. Perché se le tragedie della storia insegnano a non ripeterle, il coraggio civile dona speranza, soprattutto quando si manifesta là dove la speranza e l’umanità sembrano cancellate. Il percorso della giornata della Memoria si chiude con il valore dei Giusti, uomini e donne che rischiarono tutto in nome della solidarietà, della dignità umana, del rispetto della vita. Per i ragazzi delle scuole medie un’occasione per riflettere sulla responsabilità individuale, l’unica risposta alla crudeltà e all’odio. In ogni epoca, in ogni luogo, in qualsiasi genocidio. Ne parlerà Gabriele Nissim, storico e giornalista, presidente del Comitato per la foresta dei giusti. Ad Auschwitz – ricordava il filosofo Hans Jonas - non c’è stato alcun intervento divino, solo silenzio. I “miracoli” sono arrivati solo da esseri umani, dai Giusti fra le Nazioni del mondo.
Monica Fabbri
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