Migliaia di voli cancellati, lunghe code negli aeroporti e nelle stazioni ferroviarie, borse in tilt, difficoltà anche in alcuni ospedali. Per alcune ore, a partire dalla mattinata, le piattaforme digitali basate sui sistemi operativi Microsoft sono andate in tilt. Limitati i problemi in Italia – 50 voli cancellati a Fiumicino e solo tre al Marconi di Bologna - ma a livello globale l'impatto è stato notevole.
L'analisi dell'esperto in cybersecurity Alessandro Curioni: “Possiamo, allo stato delle cose, escludere che si tratti di un attacco cyber. Da quello che emerge dalle dichiarazioni dei protagonisti, si è trattato di un incidente informatico determinato da un 'bug', un errore, in un aggiornamento – ironia della sorte – rilasciato da uno dei più grandi operatori della cybersecurity a livello mondiale.
Gli aggiornamenti vengono rilasciati per migliaia di software, ogni minuto che passa. Questa volta qualcosa è andato storto. Quello che ci deve fare riflettere è che se a un grande operatore qualcosa va storto e questo aggiornamento impatta su un grande operatore di 'cloud computing' di sistemi operativi, scopriamo la fragilità di questo sistema. E' successo e succederà, ancora, in futuro.
Dobbiamo semplicemente trovare il modo di minimizzare questo rischio ma dobbiamo essere consapevoli che le tecnologie dell'informazione che portano grandi opportunità, si portano dietro rischi di pari dimensioni. Noi non ci accorgiamo delle tecnologie, perché stanno sullo sfondo. Ce ne accorgiamo quando non ci sono più. E allora scopriamo che il nostro mondo è appeso ad un filo digitale”.