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Tour operator pronti alla piazza. Ruco (CTO): "Siamo alla deriva, ma Pedini Amati quello che poteva fare lo ha fatto"

Il 19 manifestazione durante i lavori del Consiglio. Il Segretario al Turismo: "Mi aspetto un cambio di passo del Governo, per un rilancio infrastrutturale del settore"

di Monica Fabbri
15 gen 2022

È da tempo, ormai, che il “Comitato Turismo Organizzato” lancia l'allarme. Solo quattro giorni fa, in una lettera aperta, chiedeva supporto immediato ai Segretari di Stato Gatti, Lonfernini e Righi. Questa volta, però, ha deciso di passare ai fatti: gli operatori che aderiscono al CTO scenderanno in piazza mercoledì prossimo, davanti al Kursaal, durante la seduta del Consiglio Grande e Generale. L'invito è allargato anche a tutte le associazioni di categoria e ai sindacati. “Per noi è importante ora dare un segnale che faccia capire anche alla popolazione e a tutta la filiera del turismo che siamo in situazione di grave difficoltà”, spiega il responsabile di CTO Luca Ruco.



“Di fatto siamo ad un lockdown mascherato, perché se andate oggi in Città, la maggior parte degli alberghi sono chiusi o vuoti. I fondi stanziati fino ad oggi – ribadisce - non bastano”. Ringrazia della cassa integrazione, “che tutela un po' i dipendenti ma le aziende sono alla deriva”.

“Quello che potevo fare l'ho fatto”, commenta Federico Pedini Amati, che ricorda i tavoli di confronto promossi dalla sua Segreteria, con risultati per tutto il settore turistico, i cui numeri sono “sotto gli occhi di tutti”. Al contempo, si aspetta un cambio di passo del Governo, e si augura vengano stanziate risorse importanti, soprattutto per un rilancio infrastrutturale, “di cui parliamo da due anni – afferma – e per il quale abbiamo identificato possibili iniziative”.

Il Comitato, dal canto suo, ha cambiato interlocutore. Non si rivolge più al Turismo ma alle Segreterie Finanze, Lavoro e Industria. “Pedini Amati è stato quello che ci ha aperto la strada e quello che poteva fare lo ha già fatto”, conferma Ruco. “Abbiamo deciso di cambiare strategia – spiega - proprio perché sono quelle le Segreterie che, ad oggi, ci devono rappresentare e dare risposte”.




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