Sono quei fiori gettati in mare a chiudere la straziante attesa di una madre. "Questo posto non poteva essere la tomba della mia bambina, grazie per avermela ritrovata, grazie a tutti". Così la mamma di Dayana ha ringraziato i soccorritori che non hanno mai smesso di cercare sua figlia da quel 13 gennaio. Dopo essere arrivata al Giglio a bordo di un’imbarcazione privata, la donna ha incontrato il sindaco dell'isola, gli altri familiari delle vittime, i vigili del fuoco, gli uomini della Protezione civile e delle Capitanerie di porto che da oltre un mese lavorano in questa porzione di mare. Domani cominceranno gli esami autoptici delle salme che la Concordia ha restituito ieri: la piccola Dayana, una donna e due uomini. Tra loro potrebbe esserci anche il padre Williams. Sono ancora sette le persone disperse. Il numero delle vittime e’ salito a 25.
v.a.
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