Stava cercando di rientrare in Italia dal valico di Trieste, ma è stato arrestato dalla Guardia di Finanza: si tratta di un imprenditore mantovano di 59 anni, ritenuto il capo dell’organizzazione che aveva messo a segno una frode fiscale internazionale da 300 milioni di euro. I suoi due complici erano già stati arrestati in ottobre. Per la frode si utilizzava documentazione tributaria falsa che veniva presentata in dogana per giustificare uscite inesistenti di materiale tessile dal territorio comunitario verso Serbia, Ucraina, Bosnia, Croazia, Isole Marshall, Siria, Giordania e San Marino, attraverso le dogane di Trieste e Padova e quella slovena. In questi Paesi era stata creata una fitta rete di società utilizzate per gestire l’evasione fiscale.
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