Fugge da Kiev il Presidente Janukovic, sparita dalla capitale anche la gran parte dei ministri a lui fedeli, dimesso il presidente del parlamento Volodimir Ribak, fedelissimo di Janukovich. I dimostranti hanno fatto irruzione nella sede presidenziale, prendendone il controllo al grido di "Controlliamo Kiev". Subito il voto per l'elezione del nuovo presidente del Parlamento: è Oleksandr Turcinov, braccio destro di Iulia Timoshenko, che più tardi viene eletto anche premier ad interim, con 314 voti a favore. Arsen Avakov, altro politico vicino alla Timoshenko, è il nuovo ministro dell'Interno. Parlamento che ha anche disposto la liberazione immediata della Timoshenko, leader della rivoluzione arancione, senza attendere la firma di Janukovic, sulla base di “una decisione della Corte Europea per i diritti dell'uomo”. Le opposizioni chiedono la destituzione del Presidente ed elezioni presidenziali anticipate prima del 25 maggio, una richiesta che viene sia da Vitali Klitschko - leader del partito 'Udar' - sia dal capo del partito nazionalista Oleg Tiaghnibok. E' giallo sulla destinazione di Janukovich, dopo la dichiarazione della sua consigliera, per cui il presidente si troverebbe a Kharkiv, poi smentita dall'agenzia Itar-Tass. A Kharkiv - al confine con la Russia - si sta tenendo una assemblea di deputati delle Regioni orientali e meridionali dell'Ucraina, quella politicamente e culturalmente più vicina a Mosca. In assemblea la Polizia Ucraina pubblica una nota sul sito degli Interni: "La Polizia serve il popolo - hanno scritto - e condivide il desiderio di rapidi cambiamenti".
A.S.
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