In Siria è stato il venerdì di sangue che si temeva. Il regime di Damasco non cede, la protesta prosegue quasi inasprita dalla presenza degli osservatori della lega araba. Visita che spinge gli attivisti all’opposizione alla sfida al regime nel tradizionale venerdì di preghiera, che oggi è costata la vita a 30 persone. Più di 100 mila manifestanti si sono riuniti a Duma, un sobborgo di Damasco, per protestare contro il regime di al Assad mentre un squadra di osservatori è in visita nella località nord della capitale. I manifestanti si sono radunati al termine della preghiera del venerdì. Le cifre, fornite come sempre dai comitati degli attivisti, sono testimoniate dai filmati amatoriali, gli unici che riescono a filtrare dalla Siria. Una delegazione della Lega Araba ha anche assistito alle esequie di un bambino di soli cinque anni rimasto ucciso negli scontri, mentre altre hanno ascoltato le proteste degli abitanti dei vari quartieri.
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