La libertà, in certi casi, ha il sapore del mare aperto. Crepaccio e Panda in questo momento stanno nuotando verso casa. I due esemplari di tartaruga marina, di 60 cm di lunghezza e 20 chili di peso sono stati accompagnati nel loro viaggio dalla spiaggia al mare da tanti curiosi. Il soggiorno nell’ospedale del centro cetacei Adria è stato relativamente breve: due mesi possono essere considerati una specie di vacanza se fatti a Riccione. Anche se al nostro mare probabilmente preferiscono quello cristallino di casa, nella zona di Manfredonia. La loro brutta avventura è cominciata quando sono finite nelle reti a strascico di pescatori, rischiando l’annegamento. Il centro del posto era però pieno ed è stata quindi chiesta disponibilità a quello Romagnolo, che le ha accolte volentieri. In questi due mesi sono state curate e marcate con un codice per l’ identificazione: così, qualora dovessero essere nuovamente ripescate, potranno raccontare il loro tragitto. A causa delle loro grosse dimensioni non è stato facile liberarle. E il tempo non è stato d’aiuto. Ma alla fine tutto è andato per il meglio. Chi lavora nel centro è ormai abituato a separarsi dai suoi pazienti con il carapace. Ma ogni volta la malinconia è in agguato, e cresce in base al tempo trascorso con il cetaceo. Una lacrima che scende, può capitare, ma basta assistere alla fuga verso la libertà perché quelle lacrime si trasformino in sorriso.
Monica Fabbri
Monica Fabbri
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