Vinitaly o meno, gli italiani il vino lo prendono al supermercato. A svelarlo è uno studio realizzato dell'istituto di ricerca Iri, presentato alla fiera Vinitaly a Verona.
E tra uno scaffale e l'altro la scelta è presto fatta: vini a denominazione d'origine controllata (Doc), bianchi, frizzanti (bianco e rosato), spumanti e vino biologico. Una situazione che gli italiani già conoscevano, dato che il consumo pro-capite di vino da decenni è in calo costante.
"Il supermercato diventerà sempre più il luogo dove si svilupperà il mercato del vino del futuro - ha detto Francesco Scarcelli, Responsabile Vini, Birre e Bevande Alcoliche - se i produttori ci verranno dietro rendendo parlante il prodotto, cercando magari di far crescere la qualità percepita degli scaffali, dando alla grande distribuzione sempre più prodotti oggi destinati all'altro canale, e se infine i Consorzi di Tutela ci aiuteranno nel valorizzare e comunicare il territorio".
E tra uno scaffale e l'altro la scelta è presto fatta: vini a denominazione d'origine controllata (Doc), bianchi, frizzanti (bianco e rosato), spumanti e vino biologico. Una situazione che gli italiani già conoscevano, dato che il consumo pro-capite di vino da decenni è in calo costante.
"Il supermercato diventerà sempre più il luogo dove si svilupperà il mercato del vino del futuro - ha detto Francesco Scarcelli, Responsabile Vini, Birre e Bevande Alcoliche - se i produttori ci verranno dietro rendendo parlante il prodotto, cercando magari di far crescere la qualità percepita degli scaffali, dando alla grande distribuzione sempre più prodotti oggi destinati all'altro canale, e se infine i Consorzi di Tutela ci aiuteranno nel valorizzare e comunicare il territorio".
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