“Tecum” (Con te) è il nome scelto per l'applicazione che San Marino mette in campo per combattere la violenza domestica e di genere. Uno strumento sicuro e riservato per chiedere aiuto in caso di maltrattamenti, mobbing, stalking e in altre situazioni di maltrattamento. È la paura, spesso, a fermare le vittime che potrebbero scegliere di non rivolgersi alle autorità.
Arriva, quindi, una nuova app, presentata a Domagnano dal Segretario di Stato alla Sanità e dalle diverse realtà coinvolte. Per utilizzarla, basta scaricarla dagli store digitali ed attivarla. Da quel momento, sarà possibile effettuare chiamate d'emergenza e condividere automaticamente la propria posizione satellitare per permettere un intervento veloce, oltre ad avviare una registrazione ambientale e ad avere accesso ad altre informazioni utili.
Stop al silenzio, dunque, specie nel periodo della pandemia in cui la convivenza obbligata, per lockdown o isolamento, potrebbe trasformarsi in un incubo. Al progetto hanno collaborato le forze dell'ordine, l'Authority Pari Opportunità, le psicologhe del Gruppo di ascolto e gli studenti di design dell'Università di San Marino, con il supporto di Titancoop e di Mr App che ha progettato e donato l'applicazione.
Sull'argomento interviene il movimento Rete che si dice “orgoglioso che il Paese si sia distinto” per un'iniziativa del genere. Un unicum sul panorama internazionale, scrive Rete, che ha già ricevuto gli elogi del Grevio del Consiglio d'Europa. Per Antonella Bonelli, dell'Authority Pari Opportunità, la app aiuta, tra le altre cose, a dimostrare il verificarsi della violenza. L'invito dell'Authority è a scaricarla per l'”importantissimo supporto che potrà fornire al contrasto” al fenomeno.
Apprezzamento per l'App Tecum arriva dall'Unione Donne Sammarinesi. "Siamo orgogliose - scrivono - che San Marino sia in grado di offrire a tutte le donne uno strumento così ben progettato e funzionante anche oltre confine. Oltre all'mbito domestico - osservano - ci viene immediato pensare ad un suo utilizzo anche da parte di donne in situazioni di violenza sessuale tentata o subita e, grazie alle registrazioni ambientali, sarà molto più difficile sentire dire che la vittima “era consenziente”. L’unico appunto - fa notare UDS - è che questa app per la quale anche il GREVIO si è complimentato con San Marino, non sarebbe stata realizzata se non fosse stata finanziata da un’azienda. Ci auguriamo - concludono - che altri progetti non debbano sempre aspettare la generosità in termini di risorse economiche, idee, tempo da parte dei cittadini e dei privati.