Una penisola senza capitani. Da Palazzo Chigi alla Santa Sede - a breve anche il Quirinale – nelle cabine del comando, quello terreno e quello spirituale, è vuoto di potere, per una coincidenza storica irripetibile. Dietro le analisi, davanti i passi formali, quelli segnati sulla carta, ma questa volta pieni di incognite. San Pietro è in regime di Sede Vacante, un istituto voluto dal diritto canonico proprio per scongiurare gli effetti di un vuoto alla guida della Chiesa. Commuove il mondo il volo in elicottero verso Castel Gandolfo di Papa Ratzinger, ora sarà il collegio dei Cardinali a supplire all'autorità papale e il primo passo è stabilire la data di inizio Conclave. Ma una sola figura mantiene pieni poteri e funzioni di governo ordinario: il Camerlengo della Camera Apostolica, Cardinal Tarcisio Bertone. Dalla sua una schiera di fedelissimi, che muovono le leve economiche e mediatiche della Santa Sede. Iter istituzionale segnato, ma incertezza, di fatto, anche sul futuro del potere temporale. A fare chiarezza è lo stesso Capo dello Stato nel ricordare all'Europa che “l'esecutivo c'è e rimarrà in carica fino al giuramento del prossimo governo”. Ancora, il governo Monti a reggere l'Italia e a portarla in Europa al prossimo Consiglio Europeo di metà marzo. Ancora nessun Consiglio dei Ministri convocato per la prossima settimana, prima data certa resta il 15 marzo: si insedierà il nuovo Parlamento; subito l'elezione dei presidenti di Camera e Senato. Poi consultazioni al Colle, per assegnare l'incarico a un potenziale presidente del Consiglio. Ma in caso di mancata fiducia, questa volta il Capo dello Stato non potrà sciogliere le Camere e mandare nuovamente il Paese al voto, perché all'ultimo mese del “semestre bianco”. Se avrà vita lunga o breve no si sa, ma di sicuro sarà questo Parlamento ad eleggere il successore di Napolitano: prima seduta, il 15 aprile.
Annamaria Sirotti
Annamaria Sirotti
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