Due momenti di unione dell’aula consigliare in pochi giorni – i voti all’unanimità sul decreto soprannominato “salvabanche” e sull’Odg al termine del dibattito sul percorso di associazione con l’Unione Europea – seguiti da due comunicati dell’opposizione al vetriolo che tentano di riportare un clima di scontro fra blocchi. Nonostante tutti gli sforzi che si possano fare per tornare ad un clima civile che permetta di superare il momento difficile che sta vivendo il nostro Paese, qualcuno ha bisogno a tutti i costi di mantenere alto lo scontro politico. Ieri dall’opposizione è arrivato un attacco frontale al Segretario agli Esteri Nicola Renzi in merito all’intervista con cui ha commentato positivamente l’intesa raggiunta sull’Odg, che impegna la Segreteria ad organizzare confronti formali e informali sull’individuazione delle cosiddette “linee rosse” da portare al tavolo della trattativa. Quando il Segretario esprime soddisfazione perché finalmente le forze politiche si sono impegnate a fornire feedback e osservazioni, a seguito di incontri formali o informali, dicendo che lui stesso lo chiedeva da un anno e mezzo, non fa altro che dire la verità. Più volte, infatti, in questi mesi sono stati sollecitati i consiglieri di opposizione a richiedere incontri informali al Begni, durante i quali poter discutere in maniera più approfondita proprio dei temi da affrontare al tavolo, visto che durante gli incontri ufficiali – in Commissione Esteri, ogni tre mesi – non era possibile farlo compiutamente per via anche della riservatezza richiesta da una trattativa in corso. Nonostante questa disponibilità, non ci risulta che qualcuno abbia richiesto un confronto. Anzi, chi è stato sollecitato a farlo si è sempre nascosto dietro ad un dito, ritenendo imprescindibile che tali confronti avvenissero solo in ambiti ufficiali – pur sapendo tutte le limitazioni date da quei contesti in questa fase di trattativa. Le dichiarazioni del Segretario Renzi, aspramente e strumentalmente criticate da chi, forse, non vuole che si porti avanti questo tema con il giusto clima di condivisione, non sconfessano nulla dell’Ordine del Giorno approvato. Anzi, esprimono soddisfazione per il risultato raggiunto grazie all’impegno e alla disponibilità alla mediazione messa in campo da diversi consiglieri, sia di maggioranza che di opposizione. Da parte nostra confidiamo che questi comunicati siano solo due incidenti di percorso, e che sui temi cruciali per il futuro di tutti i cittadini della Repubblica di San Marino, come quello bancario o quello dell’accordo di associazione con l’UE, la politica continui a mettere in campo serietà e responsabilità, come fatto in queste ultime due occasioni. In barba ai “falchi” che svolazzano sulle rupi del Monte Titano.
Adesso.sm