L’emergenza coronavirus ha impegnato in queste settimane la nostra Associazione a tutti i livelli, sia per quanto riguarda il continuo confronto con il Governo e le altre parti sociali sul bilanciamento dei provvedimenti più opportuni, sia per quanto riguarda l’operatività delle imprese associate a cui, quotidianamente, abbiamo fornito le informazioni e spiegazioni necessarie. L’obiettivo comune era ed è contenere il contagio, ma al tempo stesso, garantendo tutte le misure di sicurezza, è altrettanto fondamentale evitare di bloccare completamente l’economia del Paese. Perché l’emergenza finirà e occorre pensare fin da subito a quel momento, a come ci arriveremo e a come ripartiremo.
Di fronte a una situazione così difficile, emerge ancora più forte l’esigenza di essere uniti e crediamo fermamente che sia questo l’approccio solido e costruttivo da condividere tra Governo, parti politiche, economiche e sociali: pur consapevoli delle urgenze attuali e dedicati alla loro risoluzione, non possiamo permetterci di dimenticare quanto il nostro Paese necessitasse di riforme strutturali anche prima della pandemia. Abbiamo dunque la responsabilità di lavorare oggi per pianificare e organizzare le azioni da implementare appena la situazione lo permetterà. Se non saremo in grado di preparare quegli indispensabili processi di cambiamento e di ristrutturazione del nostro sistema, quando finirà questa emergenza rischiamo di continuare a viverne un’altra, forse ancora peggiore a livello economico e sociale.
È importante inoltre utilizzare al meglio questo periodo per definire e predisporre i più adeguati mezzi di sostegno all’economia, e ancor prima identificare i giusti interlocutori e le modalità per reperire le risorse necessarie a far fronte alla crisi con un piano straordinario di aiuti.
È proprio nei momenti di estrema difficoltà che San Marino ha dato buona prova di coesione e unitarietà: questo è uno di quei momenti e siamo chiamati, tutti, a uno sforzo enorme e comune, con l’unico obiettivo di garantire il futuro al nostro Paese.
Comunicato stampa
ANIS