"Chiediamo che le donne afghane non siano abbandonate. Sono veramente sconvolta dalle notizie provenienti dal ritiro delle truppe occidentali dall'Afghanistan". Cosi' Lella Golfo, presidente della Fondazione Marisa Bellisario, ricordando il lungo impegno della Fondazione in Afghanistan, a difesa dei diritti umani e in particolare delle donne, con innumerevoli iniziative: dai corsi di formazione alla costruzione di una casa rifugio per le donne che subivano violenza, all'arredamento del carcere femminile di Herat. "Lanciamo un appello - continua Golfo - alle autorita' internazionali, al Governo Draghi, al ministro degli Esteri Luigi Di Maio, alla ministra delle Pari Opportunita' Elena Bonetti e a tutti i leader del G20, in corso nel nostro Paese. Chiediamo che le donne afghane non vengano abbandonate alla solitudine e al terrore in un Paese oramai fuori controllo e nel quale la componente femminile e' da sempre considerata l'anello debole su cui infierire. E auspichiamo altresi' un'azione immediata e iniziative diplomatiche concrete volte ad affermare i piu' elementari diritti umani e a proteggere le donne e i bambini afghani ma anche tutti coloro che credono e lavorano ancora per la liberta' di un popolo lasciato in balia della violenza". "Da cittadina sammarinese confido che anche il Governo della Repubblica di San Marino, si impegni per attivare corridoi umanitari con particolare attenzione alle donne e i bimbi afghani e possa concretizzare iniziative di solidarietà umana e sociale. Non dimentichiamo che l'antica Terra della Libertà è da sempre attenta e sensibile nel prodigarsi per gli indifesi, in special modo durante la Seconda Guerra Mondiale ha accolto 100.000 rifugiati, ma anche recentemente, con l'approvazione della legge 30 aprile 2021 n. 79 Disposizioni in materia di accoglienza di minori non accompagnati, sta dimostrando la sua costante attenzione a tutela dei più deboli”.
c.s. Elisabetta Righi Iwaneiko, delegato Fondazione Marisa Bellisario per la Repubblica di San Marino