Il Consiglio Direttivo dell'Associazione scrivente oltre a considerare che in questa fase di ordinaria amministrazione sia più utile attendere le elezioni e che si insedi un interlocutore nella pienezza dei suoi poteri, non può far altro che confermare le considerazioni contenute nel nostro recente comunicato stampa (https://www.sanmarinortv.sm/news/comunicati-c9/serve-un-attenzione-diversa-e-piu-forte-alla-disabilita-a177740 ). Pertanto ringraziamo la Segreteria di Stato, ma non parteciperemo all'incontro. Dal nostro punto di vista, infatti, aldilà dei risultati che non sono sono arrivati, riteniamo che l'impostazione del lavoro per l'attuazione della Convenzione sui Diritti delle persone con disabilità (CRPD) non solo debba essere maggiormente sostenuta e potenziata, ma anche profondamente ripensata. E anche nel metodo: non può e non deve più accadere, ad esempio, quanto più volte è accaduto nella Legislatura appena conclusa, e cioè che si portino in Consiglio decisioni cambiate all'ultimo e decise unilateralmente come nel caso di interi articoli spariti misteriosamente (Vita Indipendente e Dopo di Noi), inserimento soglie ISEE basato su dati sconosciuti o parziali e, ancor peggio, il non utilizzo dell'ICF quale criterio per il riconoscimento della disabilità. La nota apparsa pochi giorni sui mezzi di comunicazione (https://www.sanmarinortv.sm/news/attualita-c4/disabilita-l-impegno-della-segreteria-sanita-e-una-direzione-di-marcia-costante-a178070) è ancora una volta del tutto aleatoria e convince, forse, solo la stessa Segreteria di Stato. A distanza di dodici anni dalla Ratifica da parte di San Marino della CRPD, trattandosi di Diritti Umani, crediamo che le persone sammarinesi con disabilità abbiano bisogno di tutt'altro tipo di risposte da parte di chi di dovere. Alleghiamo un paio di foto che sono emblematiche per capire quanto sia deteminato e costante l'impegno da parte di chi di dovere per dare risposte alle persone con disabilità; l'immagine si riferisce a una barriera segnalata, assieme ad altre, oltre tre anni fa all'interno del nostro ospedale (è la porta di alluminio per accedere all'Ufficio Prestazioni troppo piccola per consentire l'ingresso alle carrozzine). Non ci pare una barriera insormontabile, eppure ci dicono che tale ostacolo sia ancora li.
c.s. Attiva-Mente