Il bilancio 2025 è legge con i soli voti (nemmeno tutti) della maggioranza. La strategia del governo di evitare alla prima finanziaria della legislatura tensioni in maggioranza e nel governo è in parte riuscita. Mandare la palla avanti, rimandando tutto alla legge sviluppo, e prendere tempo per sopravvivere e affidarsi ad annunci nazionalpopolari come l’arrivo del cantoniere di Castello. Tensioni evitate parzialmente poiché ormai è conclamato che la cifra politica di questo governo è improvvisazione e aggressività. Il Segretario al Turismo prende a male parole e poi minaccia un Consigliere di opposizione; il Segretario di Stato per le Finanze si accapiglia con il neoeletto segretario della DC, fino a prenderlo per i baveri davanti all’intero Consiglio Grande e Generale, con la Reggenza che, anche vista la mala parata, di lì a poco chiude la seduta notturna. Un equivoco, dicono i protagonisti, protetti dal silenzio della stampa governativa, ma è tangibile l’imbarazzo generale per bocciatura di due emendamenti proposti dall’Organismo di Sorveglianza e sostenuti da Repubblica Futura, rispetto ai quali il tema NPL resterà secretato in Banca Centrale e in potenti studi legali a cui è stato dato in mano il futuro della finanza sammarinese. Capiamo la tensione dell’inquilino del piano terra di Palazzo Begni, che sta giocando una partita personale sul tema NPL in assoluta solitudine rispetto a governo e maggioranza, con un dossier in cui ballano centinaia di milioni di euro e parcelle da decine di milioni di euro per professionisti e società estere. Repubblica Futura con spirito costruttivo ha presentato emendamenti per sostenere i cittadini e aumentare la trasparenza. Rivedere ed aumentare l’importo degli assegni familiari riteniamo sia un atto doveroso e le posizioni del Segretario di Stato per la Sanità sono state imbarazzanti, lontane dal paese reale. Non c’è stato il colpo a effetto dei nuovi arrivati in maggioranza, muti e imbarazzati nei momenti caldi del Consiglio. Si è continuato ad assistere all’emissione di decreti delegati, nomine, delibere del Congresso di Stato che sistemano parenti e protégés politici e rendono l’Amministrazione pubblica tailor made per governo e maggioranza. Silenzio sulla nomina della presidenza AASS, come se all’ente più grande dello Stato sia stato inserito il pilota automatico; fiocco rosa alla presidenza della società più redditizia nel portafoglio delle partecipazioni pubbliche (Giochi del Titano) con l’arrivo alla presidenza della moglie di…, per tornare sotto Natale a stare tutti bene, come recitava l’incipit di una vecchia campagna elettorale. Repubblica Futura conferma le preoccupazioni sul bilancio pubblico, sulla situazione debitoria dello Stato, sulle continue forzature normative e organizzative in atto nell’Amministrazione, sulla mancanza di un progetto di sviluppo del Paese e su come l’aggressività e arroganza del governo sia la cifra politica della legislatura. RF continuerà a fare proposte e a esercitare senza paura il proprio ruolo di opposizione. Siamo convinti che il Paese meriti qualcosa di meglio, un progetto articolato in cui la gestione della cosa pubblica non sia esercitata con improvvisazione e atteggiamenti da bulli.
cs Repubblica Futura