UCS non ha fatto cadere nel dimenticatoio la questione “caso targhe”, continuando a chiedere, segnalare e sollecitare a chi di dovere la problematica. Così come seguiterà a sollecitare soluzioni e proporne per tutti quei casi macro e singoli che ci segnalano i nostri iscritti a cui non sempre arrivano risposte celeri ed esaustive. Abbiamo continuato ad avere una buona interazione col Segretario agli Esteri Nicola Renzi, che ci ha sempre risposto celermente e con reale spirito di collaborazione; ma purtroppo fino ad oggi la situazione sembrava non avere soluzioni prossime. Ora sembra che il Governo Italiano si prepari a correggere i "danni collaterali" provocati dalla nuova legge sicurezza che sanziona chi si mette alla guida di un veicolo con targa straniera, limitatamente ai frontalieri alla guida di auto aziendali del Principato di Monaco, Svizzera e San Marino per i quali la deroga per motivi di lavoro non è prevista dal decreto. Proprio del 30 aprile la notizia di un prossimo sblocco per la situazione delle targhe straniere guidate da residenti in Italia da più di 60 giorni. Riportiamo l’annuncio fatto il 30 aprile a Sanremo da parte del viceministro italiano ai Trasporti Edoardo Rixi: «Stiamo verificando se è possibile con accordi bilaterali sistemare questo problema....... per i Paesi "non Ue" come Monaco, San Marino e la Svizzera si è aperto un tema che va affrontato e dipanato. Su questo ci stiamo muovendo anche con gli uffici e motorizzazioni insieme al ministero degli Interni». Secondo Rixi «la modifica non sarà di carattere legislativo ma probabilmente di carattere sovranazionale». Si prevedono insomma accordi piuttosto che «una norma generica che qualcuno potrebbe utilizzare in maniera impropria». Il vice ministro Rixi non contempla nell’articolo pubblicato, la possibilità di "deroga" invece per i privati: “a meno che non vadano in porto altre iniziative, resterà vietato per chi è residente in Italia mettersi alla guida di un'auto con targa straniera, perfino se il proprietario residente all'estero è presente come passeggero”. A tal proposito, per i soggiornanti a San Marino residenti in Italia, chiediamo nuovamente al Segretario agli Esteri, così come avevamo già fatto, di interagire con l’Italia per contemplare una deroga, magari per parenti ed affini fina a1o grado, figli coniugi genitori conviventi etc, da poter inserire nell’accordo sovranazionale citato dal viceministro italiano.
Francesca Busignani Presidente UCS