Caro Segretario di Stato al Lavoro Teodoro Lonfernini Non sono appassionato di duelli rusticani, ma mi sento obbligato a Intervenire personalmente per replicare alle sue recenti affermazioni sul tema del lavoro occasionale e, in particolare, sulla nostra opposizione al Decreto che estende questa tipologia contrattuale a quasi tutti i settori economici e ne triplica le ore per dipendente. Innanzitutto non corrisponde al vero che la CDLS, come da lei e anche da altri affermato, non sia stata parte attiva durante la trattativa e la stesura del testo dell’occasionale. Essere parte attiva vuole dire, così come abbiamo fatto convintamente anche a quel tavolo, chiedere di diminuire sensibilmente le ore di lavoro occasionale e i suoi giorni di svolgimento, compreso il divieto di allargamento ai settori produttivi. Proposte che, seppur condivise da tutte le organizzazioni sindacali, hanno sempre incrociato la sua rigida chiusura. Quanto alla terminologia “lavoretti”, che lei ritiene irrispettosa, Le assicuro che da parte nostra c’è e ci sarà sempre il massimo rispetto per tutti i lavoratori in qualsiasi forma siano assunti e proprio per questo continueremo a batterci per la massima estensione di forme e tipologie di lavoro stabili e sicure. E non per estendere la precarizzazione. Definire invece il lavoro occasionale come una “innegabile opportunità” o addirittura indicarlo come un cambiamento necessario ci preoccupa fortemente. Ricordo che nell’intesa precedente il lavoro occasionale era circoscritto nei settori pertinenti (turismo e commercio) e regolato in 3 giorni alla settimana per 70 giornate all’anno. Oggi viene esteso in quasi tutti i settori economici fino a 1.500 ore per dipendente e fino 15 giornate di lavoro mensili. E’ fin troppo evidente la sproporzione. Fatto questo che apre il rischio di trasformare un lavoro davvero occasionale in una forma di precarizzazione strutturale. Le ricordo anche che la Repubblica di San Marino ha sottoscritto gli impegni dell’Agenda 30 dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO). Agenda che, tra i suoi pilastri fondamentali, ha quello dell’affermazione del lavoro dignitoso e la lotta alla precarietà. Per questo mi auguro che la Segreteria di Stato al Lavoro, insieme alle organizzazioni sindacali e imprenditoriali, sia parte attiva nella diffusione di sempre più solide tutele contrattuali e forme di lavoro dignitose In merito infine alla sua accusa, arrivata anche da altre parti, di strumentalizzare il tema del lavoro occasionale per alzare l’attenzione sul nostro congresso di ottobre, la invito a leggere le tesi programmatiche che faranno da sfondo alle assise e approfondire le proposte che la CDLS indica per affrontare le sfide e le trasformazioni che ci attendono. Su questo cerchiamo il confronto e impegni comuni. Caro Segretario di Stato, non ci interessano davvero i polveroni polemici, ma aprire una seria discussione per trovare soluzioni condivise per le riforme economiche, sociali più critiche e aprire una nuova stagione di sviluppo per il Paese. Esercizio tutt’altro che facile ma non più rinviabile.
Cordialmente
Gianluca Montanari Segretario Generale CDLS