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Civico 10 su parole Belluzzi sulla legge dell'editoria

12 giu 2015
Civico 10 su parole Belluzzi sulla legge dell'editoria
E’ probabile che qualcuno si chieda perché il Commissario per i Diritti Umani del Consiglio d'Europa Nils Muiznieks in missione ispettiva nella nostra Repubblica abbia sollevato critiche alla legge sull’editoria.

E’ molto più probabile che qualcuno si chieda perché il Segretario Belluzzi, in missione a Ginevra per conto del Governo e non presente in territorio, abbia voluto subito replicare al Commissario difendendo il proprio lavoro tramite i media.
Gli stessi media che si vogliono andare a regolamentare e che il Segretario, scopriamo ora non ritiene lo strumento corretto per accogliere i suggerimenti del Commissario.

Ciò che contestiamo al Segretario Belluzzi è innanzitutto l’arroganza con la quale risponde immediatamente al Commissario per i Diritti Umani inviato dal Consiglio d’Europa che stava svolgendo una ricognizione a tutto campo sui passi svolti da San Marino in vari ambiti. Dal grado di rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali al funzionamento del sistema giudiziario e all'effettiva garanzia delle libertà democratiche. L'attuazione dello stato di diritto, la condizione dei lavoratori e lo status degli stranieri in territorio sammarinese.

In attesa di poter leggere il report conclusivo dovremmo essere contenti delle parole di apprezzamento del Commissario relativamente ai passi avanti compiuti nel sostegno delle persone con disabilià oltre ad apprezzare l’invito di ratificare la convezione sul contrasto sulla violenza sulle donne e la violenza domestica. Ci viene riconosciuto, infatti, di avere compiuto passi in avanti e di essere pronti a ratificare la relativa convenzione del Consiglio d’Europa.

Ma il Segretario Belluzzi cosa combina? Sull’unico punto ritenuto non soddisfacente dal Commissario, ossia il tentativo di regolamentare l’attività dei media tramite una legge specifica, invece di comprendere il tenore dei suggerimenti e perché no, delle stesse critiche provenienti dalla figura istituzionale che ricopre il Commissario, il Segretario Belluzzi risponde con toni e mancanza di rispetto ipotizzando addirittura che le parole del Commissario sulla legge sull’editoria siano frutto di una “lettura non attenta” del testo di legge.

Dal nostro punto di vista, il Segretario Belluzzi avrebbe fatto meglio a godersi il viaggio a Ginevra e intervenire in seguito evitando l’impeto della risposta utilizzato in quest’ occasione.

Ricordiamo al Segretario che il suo partito di appartenenza è pro-Europa e perciò dovrebbe, a maggior ragione, riconoscere nei Commissari del Consiglio d’Europa l’autorità di critica e non solamente di approvazione. Non tutto ciò che viene fatto a San Marino deve essere ritenuto immutabile ed occorre comprendere che tutto può essere sostituito o migliorato.
Anche lo stesso Segretario…

Civico 10

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