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Civico 10 sulle dimissioni di Banca Centrale: era ora

12 giu 2015
Civico 10 sulle dimissioni di Banca Centrale: era ora
Dopo l'autosospensione, l'autosospensione dell'autosospensione, l'autosospensione dell'autosospensione dell'autosospensione, finalmente sono arrivate le dimissioni.

Anzi, cogliamo di buon grado la decisione del Consiglio Direttivo che ha imposto a Vivoli e Giannini non solo le dimissioni dal Coordinamento della Vigilanza, ma anche dai rispettivi ruoli di Direttore Generale e Capo della Vigilanza.

Come già accaduto per altre personalità, politiche e non, coinvolte nelle varie indagini sulla vicenda "Conto Mazzini", ritenevamo essenziale, in questa fase storica, un passo indietro dai propri ruoli proprio a tutela delle istituzioni che si rappresentavano.

Così è successo con i Consiglieri coinvolti, così è successo con i vertici di Banca Centrale, così è successo anche con l'ex Comandante della Gendarmeria, che con vicende giudiziarie non c'entrava nulla ma era stato chiamato in causa per dichiarazioni non consone nei confronti di figure Istituzionali.

Come abbiamo affermato più volte, in questa fase la credibilità e la limpidezza delle persone che ricoprono incarichi istituzionali di primaria importanza sono fondamentali. Lo sono nei confronti dei cittadini sammarinesi, mai così lontani dalle proprie Istituzioni, ma lo sono anche e soprattutto nei confronti del mondo esterno, per comunicare un’immagine positiva del Paese e non instillare ombre o dubbi nelle controparti. Controparti come Banca d'Italia, tanto per fare un esempio, con cui dobbiamo firmare l'essenziale (per noi) Memorandum di intesa.

Questo lo diciamo, come sempre, a prescindere dall'esito delle indagini penali, che sono di stretta competenza della Magistratura. E' a livello istituzionale, non penale, che svolgiamo queste considerazioni.

Il Paese e le sue istituzioni si rispettano se chi ricopre ruoli apicali è limpido, credibile, trasparente e al di sopra di ogni sospetto. Specialmente oggi che sta emergendo un sistema di potere, intrecci e clientele così diffuso.

Ci auguriamo, e lanciamo la proposta per cui la sostituzione del Direttore Generale, sulla quale il Consiglio Grande e Generale deve esprimere un gradimento, si segua la stessa logica seguita per la nomina del Comandante della Gendarmeria: ampio confronto, valutazione comune del profilo e nessuna imposizione.

Ci auguriamo che nella prossima sessione consiliare sia inserito d'urgenza un apposito comma con un riferimento del segretario Capicchioni su quanto accaduto e con successivo dibattito in seduta pubblica.

Civico10

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