Ci rivolgiamo a tutti voi.
Siamo quel gruppo di Sanitari che ha avuto il privilegio di ricevere grande attenzione da parte del Governo sammarinese nell'ultimo Decreto-Legge; un privilegio nato dalla nostra ponderata scelta di condividere le tesi di una parte del consenso medico-scientifico internazionale che ci ha portati ad esprimere la volontà di non vaccinarci, presupponendo che, in un’Antica Repubblica, Terra Della Libertà, il rispetto e la tolleranza per le scelte in campo sanitario fossero imprescindibili. Siamo anche quel gruppo di Sanitari che alcuni cittadini e colleghi sbeffeggiano e offendono miseramente sui social, cercando in noi un capro espiatorio per esorcizzare la paura, il senso di incertezza, inadeguatezza e rabbia accumulati in questo ultimo anno, nella convinzione che imporre forzatamente un vaccino a noi possa garantire la certezza che la pandemia diventerà solo un brutto ricordo e tutto tornerà come prima… Queste sono opinioni, possiamo e dobbiamo rispettarle, ma i fatti sono tutt’altra cosa. I fatti sono che siamo un gruppo di Sanitari che, come i nostri colleghi, ha lavorato incessantemente in questo ultimo anno, alcuni di noi rimanendo nei reparti di appartenenza, altri schierandosi in prima linea faccia a faccia con il nemico, senza mai sottrarsi quando ci è stato chiesto un cambio di turno, di reparto o di dimenticare ferie o riposi. Sono tante le persone che abbiamo ascoltato ed aiutato in questo anno, tanti i sorrisi che abbiamo dispensato, anche solo con gli occhi, per cercare di placare la paura che leggevamo dall’altra parte, sui volti. Paura che a volte, tante volte, era anche la nostra. Ci sono stati giorni in cui percorrere in pieno giorno i corridoi deserti e silenziosi del Nostro Ospedale riusciva a prosciugarci di tutto il coraggio. Ma abbiamo tenuto duro. Qualcuno sui social ha definito i Sanitari degli "eroi", ma noi crediamo di aver fatto semplicemente il lavoro che ci hanno insegnato e che abbiamo imparato a fare, perché abbiamo scelto di fare. Ognuno con i propri limiti umani e comprensibili; anche noi con le nostre paure, la nostra stanchezza e il nostro senso di impotenza e la preoccupazione per le nostre famiglie. Eppure, siamo rimasti lì, facendo il meglio che potevamo fare, a volte reinventandoci per cercare di adeguarci alla situazione, sempre fieri di essere utili. Anche solo per quel sorriso che potevamo regalare. A volte anche un sorriso ha fatto la differenza. E chi è stato dall’altra parte della barricata lo sa. Ora voi ci dite “Andate a casa. Arrivederci e grazie”. La nostra dedizione, il nostro lavoro non conta più. I nostri contratti di lavoro non hanno più valore. I nostri diritti sono annullati. Siamo diventati improvvisamente cittadini di serie B, senza piu’ libertà di scelta terapeutica e senza più diritto al Lavoro. Non siamo eroi, ma neanche demoni….. Ci uniamo al gruppo di insegnanti che si è espresso sull’abominio di quest’ultimo Decreto e all’Associazione Pro Bimbi: come Sanitari, Cittadini e Genitori invitiamo il Governo a giungere a nuove e più avvedute disposizioni non discriminanti, intimidatorie e liberticide, ma che facilitino il clima sociale di collaborazione e sostegno reciproco come si addice a un’Antica Democrazia.
Comitato Operatori Sanitari Rsm per la Libera Scelta