Giovedì 23 novembre alle ore 21,00 il Comites San Marino presenterà alla cittadinanza due progetti di legge di iniziativa popolare riguardanti la modifica della legge sulla cittadinanza e la modifica della legge sulle Giunte di Castello. Il dibattito che si terrà a Borgo Maggiore presso la sala Joe Cassar (ex International) è stato organizzato dalla Commissione per le Pari Opportunità e vedrà la partecipazione anche delle forze politiche e del giornalista Davide Giardi in qualità di moderatore.
Il primo punto cruciale della riforma della legge sulla cittadinanza riguarda l’eliminazione del dovere di rinuncia alla cittadinanza di provenienza come requisito per ottenere la cittadinanza sammarinese per naturalizzazione. Tale rinuncia della cittadinanza di provenienza crea una disparità di trattamento tra i cittadini sammarinesi naturalizzati rispetto ai cittadini sammarinesi di nascita ai quali la normativa vigente consente di mantenere la doppia cittadinanza nel caso in cui uno dei due genitori sia straniero. Nella maggior parte dei paesi europei non è previsto l’obbligo di rinuncia alla cittadinanza originaria per chi intende essere naturalizzato.
Altri punti cruciali della riforma della legge sulla cittadinanza sono l’abbassamento del numero degli anni di dimora effettiva e continuativa nel territorio della Repubblica per potere effettuare la richiesta di naturalizzazione che da 25 anni per gli stranieri si vorrebbe far passare a 15 anni mentre da 15 anni passerebbe a 10 per i coniugi stranieri di cittadino/a sammarinese e l’eliminazione dalla normativa vigente della perdita della cittadinanza sammarinese nel caso in cui si acquisisca altra cittadinanza a seguito di matrimonio.
Con il secondo progetto di legge il Comites San Marino richiede l’introduzione del diritto di elettorato attivo e passivo per le elezioni delle Giunte di Castello a favore dei cittadini stranieri residenti a San Marino da almeno 5 anni. I due progetti di legge – dichiara Alessandro Amadei vicepresidente del Comites San Marino – sono un suggerimento rivolto alla politica ad adeguare la legge sulla cittadinanza e la legge sulle Giunte di Castello alle normative europee, rilanciando gli ideali di integrazione, tolleranza ed uguaglianza che hanno da sempre contraddistinto la storia della nostra amata repubblica.
In tale prospettiva la comunità degli italiani residenti a San Marino insieme agli attori principali della società si candida ad essere protagonista della costruzione di un futuro nuovo per restituire una speranza al paese e per superare il momento di difficoltà che stiamo vivendo.
Comunicato stampa
Alessandro Amadei,, vicepresidente Comites San Marino
Il primo punto cruciale della riforma della legge sulla cittadinanza riguarda l’eliminazione del dovere di rinuncia alla cittadinanza di provenienza come requisito per ottenere la cittadinanza sammarinese per naturalizzazione. Tale rinuncia della cittadinanza di provenienza crea una disparità di trattamento tra i cittadini sammarinesi naturalizzati rispetto ai cittadini sammarinesi di nascita ai quali la normativa vigente consente di mantenere la doppia cittadinanza nel caso in cui uno dei due genitori sia straniero. Nella maggior parte dei paesi europei non è previsto l’obbligo di rinuncia alla cittadinanza originaria per chi intende essere naturalizzato.
Altri punti cruciali della riforma della legge sulla cittadinanza sono l’abbassamento del numero degli anni di dimora effettiva e continuativa nel territorio della Repubblica per potere effettuare la richiesta di naturalizzazione che da 25 anni per gli stranieri si vorrebbe far passare a 15 anni mentre da 15 anni passerebbe a 10 per i coniugi stranieri di cittadino/a sammarinese e l’eliminazione dalla normativa vigente della perdita della cittadinanza sammarinese nel caso in cui si acquisisca altra cittadinanza a seguito di matrimonio.
Con il secondo progetto di legge il Comites San Marino richiede l’introduzione del diritto di elettorato attivo e passivo per le elezioni delle Giunte di Castello a favore dei cittadini stranieri residenti a San Marino da almeno 5 anni. I due progetti di legge – dichiara Alessandro Amadei vicepresidente del Comites San Marino – sono un suggerimento rivolto alla politica ad adeguare la legge sulla cittadinanza e la legge sulle Giunte di Castello alle normative europee, rilanciando gli ideali di integrazione, tolleranza ed uguaglianza che hanno da sempre contraddistinto la storia della nostra amata repubblica.
In tale prospettiva la comunità degli italiani residenti a San Marino insieme agli attori principali della società si candida ad essere protagonista della costruzione di un futuro nuovo per restituire una speranza al paese e per superare il momento di difficoltà che stiamo vivendo.
Comunicato stampa
Alessandro Amadei,, vicepresidente Comites San Marino
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