In relazione all'invito ricevuto dalla Giunta di Castello di Acquaviva di partecipare ad una serata pubblica sul tema della Cartiera e del sito per la telefonia mobile che sorgerà a Gualdicciolo, precisiamo quanto segue.
Rispetto al tema del sito per la telefonia mobile, il Governo ha già avuto modo di organizzare un incontro pubblico nel Castello nello scorso mese di Maggio. In quell'occasione sono state date informazioni molto precise, con il coinvolgimento anche dei tecnici dei vari uffici dell'amministrazione, circa le scelte fatte in materia, in particolare alla necessità di realizzare un impianto di altezza importante per minimizzare l'impatto sulla salute della popolazione.
È stato spiegato altresì il motivo per cui è necessario ubicare l'impianto in quella specifica zona del castello, nonché il fatto che non esistono concrete alternative alla necessità di installare, come nel resto del territorio, un impianto macro: l'alternativa evocata da qualcuno, in particolare l'installazione di una quantità importante di microcelle nel castello, non rappresenta una possibilità concreta di copertura di un territorio così vasto in quanto si interfaccerebbe con notevoli problemi di stabilità del segnale, non abbasserebbe il livello medio di esposizione ai campi elettromagnetici rispetto ad un impianto macro a parità di area servita (anche perché le microcelle sarebbero collocate ad altezza d'uomo) ed inoltre moltiplicherebbe i costi.
Concetti questi che sono stati ribaditi anche nelle altre serate pubbliche svolte nel territorio della Repubblica, in particolare nel castello di Città e a Serravalle, serate che sono disponibili per la visione a tutti attraverso i video caricati su internet. Non è chiaro, quindi, quali ulteriori spiegazioni servirebbero rispetto a quanto già detto e quali alternative vengano evocate da chi non si trova d'accordo con l'installazione. In primis la Giunta di Castello, che pure in data 8 luglio 2016 aveva dato il proprio parere favorevole all'installazione dell’impianto per la telefonia mobile, fatto in quel modo ed in quella specifica posizione.
L'attuale Governo ha ereditato dal precedente l'installazione dell'impianto di Gualdicciolo, la delibera è infatti stata emessa il 19 luglio 2016, anche a seguito del parere favorevole della Giunta, ed a partire da quella data sono state avviate tutte le procedure per la costruzione, in primis gli appalti.
Procedure che in questi giorni hanno portato all'avvio dei lavori e da cui a questo punto non è ovviamente possibile tornare indietro. Quello che poteva essere fatto, il Governo lo ha già fatto, in particolare trovando soluzioni tecniche opportune per abbassare altezza dell’impianto - pur non modificando l'altezza del primo centro di emissione - e quindi riducendo l'impatto ambientale della installazione. E così avverrà anche negli altri Castelli della Repubblica.
Anche rispetto al tema della Cartiera sono state date dal governo tutte le informazioni necessarie, in particolare partecipando a serate pubbliche nel castello di Acquaviva.
Non c’è nessuna novità preoccupante, contrariamente a quanto affermato da qualche soggetto: nulla è cambiato rispetto alla situazione preesistente se non una valutazione di correzione tariffaria proposta dall’Autority per l’energia in considerazione dell’aumento tariffario determinato dal carico inquinante dei reflui della cartiera Ciacci.
Si precisa a tal proposito che la cartiera ha chiesto di poter adeguarsi alle norme riguardanti il carico inquinante attraverso l’installazione di un depuratore idoneo a tale scopo; il Comitato Tecnico Scientifico, in prima istanza ha respinto il progetto e quindi la realizzazione del depuratore. In sostanza, tale provvedimento determina l’impossibilità da parte della cartiera di potersi mettere in regola, adempiere alla sua procedura di normalizzazione e quindi poter migliorare la sua situazione tariffaria: per tale ragione, l’Autority per l’Energia, che è per legge (Codice Ambientale) l’unico ente abilitato a definire le tariffe per le acque reflue, ha deciso di ridurre parzialmente la tariffa massima applicata.
Per quanto riguarda l’adozione e messa in opera di un impianto di cogenerazione e l’incapsulamento dell’opificio, nulla cambia rispetto alle precedenti situazioni conosciute stante la mancanza di regolamenti in merito e il perdurare della presenza del Piano Particolareggiato in vigore, che è in contrasto con le iniziative proposte e ne impedisce la realizzazione.
Il governo è sempre disponibile al confronto pubblico, che rispetto in particolare al tema delle antenne intende completare in tutti i Castelli rimanenti nel corso delle prossime settimane. Il Governo si augura che la cittadinanza giudichi sempre sulla base di informazioni reali e si approcci a materie così tecniche senza idee precostituite e senza strumentalizzazioni politiche. Il Governo ribadisce di essere sempre al lavoro, in ogni ambito, per la tutela della salute pubblica, senza altre finalità nascoste.
Alla luce di queste situazioni e analisi, pur ringraziando per l’invito, comunichiamo che non parteciperemo alla serata di questa sera nel Castello di Acquaviva. Ci riserviamo ulteriori approfondimenti con tutte le Giunte di Castello interessate, anche in vista dell'organizzazione di prossime ed auspicabili serate pubbliche.
comunicato congiunto Segretario di Stato per il Territorio e l’Ambiente Segretario di Stato per le Telecomunicazioni
Rispetto al tema del sito per la telefonia mobile, il Governo ha già avuto modo di organizzare un incontro pubblico nel Castello nello scorso mese di Maggio. In quell'occasione sono state date informazioni molto precise, con il coinvolgimento anche dei tecnici dei vari uffici dell'amministrazione, circa le scelte fatte in materia, in particolare alla necessità di realizzare un impianto di altezza importante per minimizzare l'impatto sulla salute della popolazione.
È stato spiegato altresì il motivo per cui è necessario ubicare l'impianto in quella specifica zona del castello, nonché il fatto che non esistono concrete alternative alla necessità di installare, come nel resto del territorio, un impianto macro: l'alternativa evocata da qualcuno, in particolare l'installazione di una quantità importante di microcelle nel castello, non rappresenta una possibilità concreta di copertura di un territorio così vasto in quanto si interfaccerebbe con notevoli problemi di stabilità del segnale, non abbasserebbe il livello medio di esposizione ai campi elettromagnetici rispetto ad un impianto macro a parità di area servita (anche perché le microcelle sarebbero collocate ad altezza d'uomo) ed inoltre moltiplicherebbe i costi.
Concetti questi che sono stati ribaditi anche nelle altre serate pubbliche svolte nel territorio della Repubblica, in particolare nel castello di Città e a Serravalle, serate che sono disponibili per la visione a tutti attraverso i video caricati su internet. Non è chiaro, quindi, quali ulteriori spiegazioni servirebbero rispetto a quanto già detto e quali alternative vengano evocate da chi non si trova d'accordo con l'installazione. In primis la Giunta di Castello, che pure in data 8 luglio 2016 aveva dato il proprio parere favorevole all'installazione dell’impianto per la telefonia mobile, fatto in quel modo ed in quella specifica posizione.
L'attuale Governo ha ereditato dal precedente l'installazione dell'impianto di Gualdicciolo, la delibera è infatti stata emessa il 19 luglio 2016, anche a seguito del parere favorevole della Giunta, ed a partire da quella data sono state avviate tutte le procedure per la costruzione, in primis gli appalti.
Procedure che in questi giorni hanno portato all'avvio dei lavori e da cui a questo punto non è ovviamente possibile tornare indietro. Quello che poteva essere fatto, il Governo lo ha già fatto, in particolare trovando soluzioni tecniche opportune per abbassare altezza dell’impianto - pur non modificando l'altezza del primo centro di emissione - e quindi riducendo l'impatto ambientale della installazione. E così avverrà anche negli altri Castelli della Repubblica.
Anche rispetto al tema della Cartiera sono state date dal governo tutte le informazioni necessarie, in particolare partecipando a serate pubbliche nel castello di Acquaviva.
Non c’è nessuna novità preoccupante, contrariamente a quanto affermato da qualche soggetto: nulla è cambiato rispetto alla situazione preesistente se non una valutazione di correzione tariffaria proposta dall’Autority per l’energia in considerazione dell’aumento tariffario determinato dal carico inquinante dei reflui della cartiera Ciacci.
Si precisa a tal proposito che la cartiera ha chiesto di poter adeguarsi alle norme riguardanti il carico inquinante attraverso l’installazione di un depuratore idoneo a tale scopo; il Comitato Tecnico Scientifico, in prima istanza ha respinto il progetto e quindi la realizzazione del depuratore. In sostanza, tale provvedimento determina l’impossibilità da parte della cartiera di potersi mettere in regola, adempiere alla sua procedura di normalizzazione e quindi poter migliorare la sua situazione tariffaria: per tale ragione, l’Autority per l’Energia, che è per legge (Codice Ambientale) l’unico ente abilitato a definire le tariffe per le acque reflue, ha deciso di ridurre parzialmente la tariffa massima applicata.
Per quanto riguarda l’adozione e messa in opera di un impianto di cogenerazione e l’incapsulamento dell’opificio, nulla cambia rispetto alle precedenti situazioni conosciute stante la mancanza di regolamenti in merito e il perdurare della presenza del Piano Particolareggiato in vigore, che è in contrasto con le iniziative proposte e ne impedisce la realizzazione.
Il governo è sempre disponibile al confronto pubblico, che rispetto in particolare al tema delle antenne intende completare in tutti i Castelli rimanenti nel corso delle prossime settimane. Il Governo si augura che la cittadinanza giudichi sempre sulla base di informazioni reali e si approcci a materie così tecniche senza idee precostituite e senza strumentalizzazioni politiche. Il Governo ribadisce di essere sempre al lavoro, in ogni ambito, per la tutela della salute pubblica, senza altre finalità nascoste.
Alla luce di queste situazioni e analisi, pur ringraziando per l’invito, comunichiamo che non parteciperemo alla serata di questa sera nel Castello di Acquaviva. Ci riserviamo ulteriori approfondimenti con tutte le Giunte di Castello interessate, anche in vista dell'organizzazione di prossime ed auspicabili serate pubbliche.
comunicato congiunto Segretario di Stato per il Territorio e l’Ambiente Segretario di Stato per le Telecomunicazioni
Riproduzione riservata ©