CONTIAMOCI, il Gruppo Residenti del Centro Storico di San Marino insieme ad Associazione Porta del Paese e i Residenti del Centro Storico di Borgo Maggiore - Associazione Noi per il Borgo, esprimono le proprie preoccupazioni in merito alla situazione che si sta ultimamente verificando nei propri luoghi di residenza, soprattutto in concomitanza del fine settimana, anche alla luce delle notizie uscite sugli organi di informazione che promettono di trasformare i rispettivi Centri Storici in zone oggetto di “Grandi eventi” ed “Intrattenimento notturno”. Le forti perplessità sono dovute alle constatazioni di danneggiamenti, a fronte dei quali alcuni cittadini si sono dovuti rivolgere a servizi di vigilanza notturna privata, imbrattamenti e disturbo della quiete pubblica, già manifesti da alcune settimane - con episodi anche gravi di cronaca – in cui i nostri Centri Storci sono stati oggetto di un’assoluta ed incontrollata libertà da parte di chiunque di fare ciò che si ritenga più opportuno, senza alcun rispetto delle normative vigenti e della buona creanza. Si sta sempre più consolidando l’idea che i Centri Storici di San Marino Città e Borgo Maggiore siano “Zone franche” ove sia possibile fare tutto, senza alcun limite: dall’abuso delle zone comuni trasformate in dehors e ormai preclusi ai non avventori, all’utilizzo smodato di impianti di amplificazione. A scanso di ogni strumentalizzazione i residenti vogliono precisare che non sono contrari alle manifestazioni e agli eventi organizzati nei Centri Storici. Ritengono però che tali eventi debbano essere SOSTENIBILI, ossia proporzionati e compatibili con le peculiarità, le dimensioni dei luoghi e con la gestione dell’ordine pubblico e, soprattutto, organizzati nel rispetto delle normative vigenti - costantemente derogate in pejus - e dei diritti di chi nei Centri Storici ci vive. Eventi consolidati e adeguati alle caratteristiche dei luoghi (come ad esempio SMIAF, COMIX, Copertina, eventi sportivi, e tanti ne potremmo citare) rappresentano un valore aggiunto con ripercussioni favorevoli sull’economia e sulla vivibilità senza trasformare i nostri Centri Storici in discoteche all’aperto o party-stile, con la formula “liberitutti”. Considerazioni, queste, che non sono nuove ma che sono aggravate dall’attuale condizione pandemica ben lungi dall’essere risolta a livello mondiale. Auspichiamo che le Autorità e gli organi competenti siano consapevoli di quanto qui segnalato e che vogliano rendere la vivibilità dei nostri centri storici, patrimoni UNESCO, integrata: piacevole sia per i fruitori occasionali che per coloro i quali il centro lo vivono quotidianamente come residenti, lavoratori e commercianti.
Comunicato stampa
Contiamoci