Nei prossimi giorni daremo informazione sugli effetti della campagna anti-inflazione avviata a San Marino il 1° novembre dello scorso anno, pubblicando i relativi dati. È opportuno svolgere prima una valutazione rispetto all'inflazione media generale e dei prodotti alimentari registratasi sia a Rimini che a San Marino dal 2016 al 2023, i cui dati sono pubblicati nella tabella. Occorre sottolineare che l'inflazione media annua a San Marino nel 2022 è stata più bassa in confronto a Rimini per effetto del minore aumento delle utenze rispetto all’Italia. Anche su questo aspetto torneremo nel prossimo comunicato. Va ricordato altresì che lo scorso anno l'Ufficio di Statistica ha rivisto al ribasso tutti i dati inflativi fino al 2022. Ci è stato riferito che ciò è dovuto ad una precedente errata imputazione della componente “prodotti alimentari e bevande analcoliche”, molto importante per i bilanci familiari. Effettivamente sembrava eccessiva la differenza di questa voce tra gli aumenti dei prezzi di San Marino rispetto a Rimini: aumenti che risultavano tre volte superiori a quelli del circondario. Una revisione così clamorosa con effetto retroattivo getta però un’ombra sull’attendibilità dei dati sammarinesi. Il dato del 2022 ha influito significativamente sul trend del periodo preso a riferimento, ovvero gli anni 2016-2023, così come riportati dai bollettini di statistica. Comunque, nonostante l'aumento dei prezzi dei generi alimentari sia costantemente più elevato rispetto a Rimini, negli 8 anni considerati il dato generale risulta invece leggermente inferiore. Nel nostro Paese mancano dati puntuali con i quali mettere a confronto l’andamento dei redditi, dei consumi e dei risparmi delle famiglie. Ciò consentirebbe di ricavare il trend relativo al rapporto tra le spese effettuate dai consumatori all’interno ed all’esterno del nostro territorio.
c.s. CSdL