Un piccolo passo avanti per la soluzione del caso targhe è contenuta nell’emendamento che presto sarà approvato alla camera. Ma non è la soluzione richiesta purtroppo. Ancora rimangono fuori i famigliari ed affini, le disabilità, le associazioni senza scopo di lucro (no profit), e il guidatore con l’intestatario in macchina. Sono casistiche a cui è necessario derogare assolutamente per la piccola Repubblica. Il Governo Italiano non può permettersi di tenere per troppo tempo queste persone in una sorta di prigionia causata da questa legge discriminatoria e scellerata, che guarda all’esclusivo interesse monetario, sovrastando drammaticamente la libertà, la famiglia, e la partecipazione al sociale. I cittadini come sempre attendono URGENTI risposte dalle autorità che stentano ad arrivare, forse per disinteresse, per incapacità o chissà per quale altro motivo.
c.s. presidente Comites, Diego Renzi