A fronte del consueto annuncio di riforme mai concretamente realizzate, risalta la recente approvazione parlamentare di importanti novelle ordinamentali e procedurali del sistema giudiziario sammarinese. Certo, non la "riforma delle riforme", cioè un nuovo codice di procedura penale, che il contesto storico probabilmente non consente. E però una serie di plurimi e importanti interventi riformatori, che sono diretti a rendere più moderno ed "europeo" il processo penale, con l'introduzione di rilevanti elementi di efficienza e garantismo, anche in virtù di istituti alternativi per la sua definizione. Come quella dell'ordinamento giudiziario, anche la riforma della procedura penale ha visto l'apporto di Magistratura e Avvocatura, che hanno partecipato ai lavori di redazione del progetto offrendo a pieno titolo un significativo contributo. Va tuttavia rimarcato che, contro il parere dell'Avvocatura che non è stata affatto interpellata, è stata da ultimo introdotta una disposizione dettata da motivi singolari e contingenti, perché riferiti esplicitamente alle sorti di un solo processo in corso. La norma, con riguardo a una specifica fase del giudizio - la Terza Istanza - non appare coerente con la garanzia costituzionale e convenzionale del diritto delle parti alla ragionevole e prevedibile durata per ogni processo e per ogni sua fase, nessuna esclusa. Siamo peraltro fiduciosi che, con la conclusione del recente iter riformatore, si possa dare avvio a una rinnovata stagione della giustizia sammarinese, caratterizzata in termini di qualità, efficienza e speditezza, nel solco delle garanzie del "giusto processo" di stampo europeo.
Comunicato stampa
Il Dirigente del Tribunale Giovanni Canzio
Il Presidente dell'Ordine degli Avvocati e Notai Maria Selva