Una gremita Casa del Castello di Serravalle ha approfondito e discusso con noi il tema oggetto della serata pubblica, organizzata per martedì 29 ottobre, “Tutela della persona e associazionismo”. Come può una forza politica, nel proprio operato, garantire la tutela della persona? Si tratta innanzitutto di individuare i valori ed i fondamenti che muovono le nostre azioni: fino a quando considereremo un malato, un disabile o una donna in gravidanza esclusivamente come un costo, la “persona” in quanto tale non sarà al centro dell’azione politica. Non dobbiamo mai dimenticare che l’obiettivo finale di ogni sforzo devono essere sempre le persone: il denaro deve essere il mezzo, non il fine. Più la popolazione è attenta, interessata, reattiva, partecipe alla vita democratica, più il sistema ha possibilità di crescere ed essere a misura di cittadino, mentre se la popolazione è distaccata, addormentata, disinteressata, il Paese sarà sempre nelle mani di pochi. Un Paese al servizio di pochi non sarà mai attento alla persona, non sarà mai a misura di cittadino, non sarà mai a misura di essere umano. Ecco il ruolo delle associazioni: garantire spazio ai cittadini che hanno voglia di fare, di spendersi per la collettività e per le necessità comuni. Se un gruppo di persone si impegna per mettersi a servizio di altri, si sviluppano legami che portano a prendersi cura l’uno dell’altro. Solo così si può costruire, insieme, il nostro Domani. Tuttavia l’associazionismo sammarinese, da sempre molto attivo e fino ad oggi uno dei fiori all’occhiello della Repubblica, negli ultimi tempi sta subendo attacchi da più fronti, che ne hanno compromesso la stabilità e minato le fondamenta: dopo anni di totale disinteresse da parte della politica, la recente Legge n. 75 del 16 giugno 2016 in materia di associazionismo e volontariato non solo non ha saputo dettare un quadro univoco e generalmente applicabile, ma ha aggiunto adempimenti formali e burocratici difficili da affrontare per chi svolge tale attività a titolo di servizio o nel proprio tempo libero, nell’onestà e con spirito di solidarietà. Nonostante le numerose proposte di collaborazione e suggerimenti di modifica, avanzate da un gran numero di associazioni, ad oggi tutto è rimasto immutato. A questo si aggiunga la recente entrata in vigore della Legge n. 171 del 21 dicembre 2018 in materia di trattamento dei dati personali, senz’altro necessaria per l’adeguamento agli standard internazionali ma che - anche in questo caso - non tiene conto del tipo di attività peculiare svolto dalle associazioni, che sicuramente o non saranno in grado di adeguarsi o dovranno farlo con enormi sforzi per sopravvivere. Tutto questo enorme e nuovo apparato burocratico da affrontare cosa comporta? Senza dubbio un enorme dispendio di energie e risorse, necessariamente da sottrarsi alle attività tipiche delle associazioni e da destinare alla compilazione di documenti ed adempimenti, che metterà in ginocchio il volontariato sammarinese, specialmente quello meno strutturato. Il domani della nostra Repubblica non può fare a meno delle associazioni, le quali intervengono in maniera preziosa ed insostituibile in tutti quei settori ed ambiti di intervento in cui lo Stato non può, per vari motivi, arrivare ad operare: noi siamo pronti a lavorare su tutte le modifiche necessarie perché questo prezioso contributo non venga mai meno.
Lorenzo Forcellini Reffi - Alba Montanari - Gaetano Troina per DOMANI - Motus Liberi