Quando donare il sangue non ha nessun valore!! Ci è stato comunicato dall’Ufficio Gestione del Personale PA che dal 1 gennaio 2018 le visite mediche per i donatori di sangue non sono più giustificate come assenze dal lavoro, ma dovranno essere utilizzati i permessi straordinari retribuiti o non retribuiti. Rimarrà giustificata l’assenza relativa al giorno in cui viene fatta la donazione.
Io sono un donatore di sangue, come, per fortuna, tanti altri miei concittadini, per scelta e continuerò ad esserlo perché credo sia un gesto di gratuità e di solidarietà verso chi ha bisogno, perché l’ISS il sangue può anche acquistarlo ma ci deve essere sempre qualcuno che lo dona. E’, in sostanza, un importante servizio reso alla società e allo Stato.
Questa nuova disposizione di non riconoscere giustificate le assenze per le visite mediche, che peraltro sono obbligatorie per chi vuol donare, che significato ha se non quello di ignorare il valore delle donazioni di sangue?
Alla fine di cosa parliamo? Di una visita medica annuale e di massimo 2 donazioni annuali! Qui è in discussione il riconoscere l’alto valore sociale e solidale dei donatori! E, se vogliamo, visto che si tende sempre a monetizzare tutto, invito a considerare il valore anche economico del sangue donato!
E poi, vogliamo prendere in considerazioni altri situazioni di assenze giustificate? Per esempio, i permessi sportivi dati ad atleti, dirigenti, tecnici, sanitari, collaboratori e ufficiali di gara, dipendenti pubblici o privati, fino a 5 giorni all’anno. O i vari permessi per studio. Per carità, permessi legittimi per chi pratica sport, per chi studia, per chi ha incarichi sindacali, istituzionali ecc. Per chi dona il sangue NO!!!
Loredana Mazza
Donatore di sangue (comunque!)
Io sono un donatore di sangue, come, per fortuna, tanti altri miei concittadini, per scelta e continuerò ad esserlo perché credo sia un gesto di gratuità e di solidarietà verso chi ha bisogno, perché l’ISS il sangue può anche acquistarlo ma ci deve essere sempre qualcuno che lo dona. E’, in sostanza, un importante servizio reso alla società e allo Stato.
Questa nuova disposizione di non riconoscere giustificate le assenze per le visite mediche, che peraltro sono obbligatorie per chi vuol donare, che significato ha se non quello di ignorare il valore delle donazioni di sangue?
Alla fine di cosa parliamo? Di una visita medica annuale e di massimo 2 donazioni annuali! Qui è in discussione il riconoscere l’alto valore sociale e solidale dei donatori! E, se vogliamo, visto che si tende sempre a monetizzare tutto, invito a considerare il valore anche economico del sangue donato!
E poi, vogliamo prendere in considerazioni altri situazioni di assenze giustificate? Per esempio, i permessi sportivi dati ad atleti, dirigenti, tecnici, sanitari, collaboratori e ufficiali di gara, dipendenti pubblici o privati, fino a 5 giorni all’anno. O i vari permessi per studio. Per carità, permessi legittimi per chi pratica sport, per chi studia, per chi ha incarichi sindacali, istituzionali ecc. Per chi dona il sangue NO!!!
Loredana Mazza
Donatore di sangue (comunque!)
Riproduzione riservata ©