È stato un incontro breve e solo interlocutorio quello di questa mattina tra le Federazioni del Pubblico Impiego e dei Pensionati della CSU, la Segreteria di Stato competente e la Direzione dell'ISS, sui gravi problemi organizzativi e gestionali della sanità sammarinese, a partire dalla carenza di personale sanitario e infermieristico in pressoché tutti i settori. Un incontro chiesto con urgenza dalle stesse Federazioni alla luce del perdurare delle numerose criticità nella medicina territoriale e nei reparti ospedalieri, che vivono sia gli utenti che gli operatori sanitari e socio-sanitari. Nel complesso la sanità sammarinese continua a vivere uno stato di emergenza ricorrente, che a due anni e mezzo dallo scoppio della pandemia non può più avere nessuna giustificazione. Uno degli esempio più eclatanti è il reparto di terapia intensiva, che va spesso in affanno quando per emergenza aumenta l'occupazione dei posti letto, mettendo in difficoltà, con effetto a cascata, anche gli altri reparti ospedalieri. La CSU ha ribadito che è estremamente urgente definire un progetto complessivo della sanità sammarinese, e un nuovo modello organizzativo, attesi da fin troppo tempo, che di conseguenza assicurino tutte le risorse umane e professionali indispensabili, e sappiano dare ai cittadini risposte rapide e di qualità, a partire dai centri sanitari, con i quali è estremamente difficile anche solo mettersi in contatto telefonicamente. In tal senso si prende atto della imminente partenza del numero telefonico unico della Centrale operativa territoriale (COT), che entrerà in funzione dal 10 maggio, presentato nella tarda mattina in conferenza stampa dai vertici della sanità sammarinese: auspichiamo che possa dare le risposte che i cittadini chiedono in termini di funzionalità e tempestività nei contatti telefonici con gli ambulatori del territorio. Il sindacato valuterà l'operato di questa nuova struttura, ma in ogni caso restano forti perplessità in quanto si ritiene che il personale infermieristico messo a disposizione degli utenti sia insufficiente. In relazione alle necessità organizzative dei diversi settori della sanità pubblica, il Direttore ISS ha dichiarato che in questa fase intende dare priorità al fabbisogno dei settori amministrativi, anch'essi con gravi carenze di personale. Per la CSU, in realtà, le carenza organizzative e di personale riguardano in egual misura anche tutto il comparto sanitario e socio-sanitario. Inoltre desta più di un dubbio l'organismo che dovrà redigere questo fabbisogno, ovvero un gruppo di lavoro di 10 persone composto per metà da membri esterni. In ogni caso il sindacato ritiene prioritario, prima ancora di definire i fabbisogni dei singoli settori, varare il nuovo atto organizzativo dell'ISS, dal quale fare discendere la dotazione di personale di tutti i dipartimenti della sanità sammarinese, affinché dispongano di tutte le figure professionali necessarie a garantire prestazioni sanitarie e servizi rispondenti ai bisogni della popolazione in modo tempestivo. L'auspicio è che dopo questo incontro, per nulla risolutivo, possa partire un confronto su tutte le criticità gestionali dell'ISS, che porti al più presto alla definizione del nuovo atto organizzativo, dopo oltre 15 anni dalla sua iniziale istituzione (2005).
CSU